Una ricerca di eccellenza al servizio di una società sostenibile
All’Università di Parma sono stati presentati i progetti dei Dipartimenti di Eccellenza dell’Ateneo selezionati dal Ministero dell’Università e della Ricerca per il quinquennio 2023-2027.
Sono intervenuti il Rettore Paolo Andrei , la Direttrice Generale di Fondazione Telethon Francesca Pasinelli e i Direttori dei Dipartimenti di Eccellenza: Giovanni Francesco Basini (con la docente Lucia Scaffardi) per il Dipartimento di Giurisprudenza, Studî Politici e Internazionali; Gabriele Costantino per il Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco; Roberto Corradini per il Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale.
I tre Dipartimenti dell’Università di Parma sono stati selezionati dal MUR tra i 350 identificati da ANVUR dopo la procedura di Valutazione della Qualità della Ricerca del quadriennio 2015-19. La selezione finale dei 180 Dipartimenti di eccellenza italiani è avvenuta sulla base della valutazione della produzione scientifica prodotta nel periodo 2015-2019 e della fattibilità e della rilevanza dei progetti di ricerca presentati dai singoli Dipartimenti, della loro coerenza con le priorità del sistema nazionale e internazionale, e delle ricadute attese.
Rispetto alla precedente selezione del 2017 l’Ateneo è passato da 1 a 3 Dipartimenti di eccellenza, su un totale di 9 Dipartimenti attivi.
Per il Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale si tratta di una conferma: era già nella lista dei Dipartimenti di eccellenza anche nella precedente selezione, relativa al quinquennio 2018-2022. Per gli altri due si tratta invece di un ingresso ex novo. Ai tre Dipartimenti di eccellenza Unipr andranno complessivamente quasi 25 milioni di euro nel quinquennio.
I TRE PROGETTI
Food for Future – Dipartimento di Giurisprudenza, Studî Politici e Internazionali
«L’obiettivo principale del progetto che sarà sviluppato dal Dipartimento di Eccellenza – afferma il Direttore del Dipartimento Giovanni Francesco Basini – è istituire un polo giuridico di eccellenza, sui profili più complessi e problematici dell’innovazione e della sostenibilità del settore agro-alimentare, di riferimento per la ricerca e la didattica giuridica e politologica, anche con un approccio di law and economics.
Il polo di eccellenza si porrà quindi come un hub di interconnessione tra comunità scientifica nazionale e internazionale, con partecipazione degli operatori del settore e ricadute di didattica e terza missione. La creazione del polo di eccellenza consentirà, tra l’altro, di attivare un Corso di studi magistrale in inglese e numerose ulteriori attività di didattica sul tema oggetto di ricerca aperte agli studenti dell’Ateneo e alla cittadinanza; di coinvolgere enti e organizzazioni non profit e for profit in iniziative di terza missione e in partnership per la ricerca a favore del territorio e con ricadute a livello locale, nazionale e internazionale».
ALIFAR – Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco
«Il progetto Dipartimento di Eccellenza ‘ALIFAR’ – spiega il Direttore del Dipartimento Gabriele Costantino – rappresenta un ulteriore impulso all’integrazione scientifica, tecnologica e formativa delle varie aree del Dipartimento coinvolte nelle scienze molecolari applicate ai prodotti per la salute e per il benessere, dal farmaco agli alimenti funzionali. Con questo progetto, il Dipartimento aspira a rafforzare sempre più il proprio impatto nazionale e internazionale nelle scienze del farmaco e degli alimenti, proponendosi come punto di riferimento non solo nel campo della formazione avanzata e dell’innovazione scientifica, ma anche nel trasferimento tecnologico e industriale nel campo dei medicinali, dei dispositivi, dei supplementi alimentari, alimenti funzionali e novel foods».
COMP-R – Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale
«Il progetto del Dipartimento di Eccellenza SCVSA – osserva il Direttore del Dipartimento Roberto Corradini – attraverso lo studio dei sistemi chimici e biologici e dell’interazione di questi con l’ambiente, si propone di generare nuove conoscenze e nuove soluzioni che non solo siano sostenibili e preservino l’ambiente, ma anche che ne aiutino la rigenerazione, favorendo mediante didattica di elevata qualificazione e ricerca innovativa la formazione di competenze avanzate specifiche; punto importante sarà la collaborazione con enti e imprese per fornire soluzioni innovative a beneficio delle comunità locali e globali. All’interno del progetto sono individuate alcune ‘sfide’ specifiche che riguardano nuovi processi, materiali, efficientamento energetico, sistemi di monitoraggio e rigenerazione ambientale, a sostegno di una società più sostenibile».