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Non servono superpoteri per essere “Suxr”

Non servono superpoteri per essere "Suxr"

Al via la nuova edizione del progetto di UniTrento per coinvolgere studenti e studentesse sul tema delle migrazioni forzate

Si legge “super”, ma si scrive “Suxr”, Studenti Universitari Per i Rifugiati, ed è l’iniziativa promossa da UniTrento per avvicinare la comunità universitaria al tema dell’accoglienza delle persone migranti, in particolare di coloro che vivono l’esperienza della migrazione forzata. Il 6 ottobre partirà la nuova edizione, con un percorso che si articola in otto incontri in aula seguiti da un’esperienza di volontariato. Ne parliamo con Donata Borgonovo Re, docente di Diritto delle migrazioni e coordinatrice scientifica di Suxr.

«L’obiettivo del progetto – racconta Borgonovo Re – è quello di alfabetizzare il maggior numero possibile di studenti e studentesse sul tema delle migrazioni forzate. Un’alfabetizzazione teorica, ma anche pratica, grazie alla possibilità di svolgere un periodo di volontariato presso una delle associazioni che aderiscono al programma».

Avviata nel giugno 2016 sul modello di esperienze analoghe attivate in altre università europee, l’iniziativa si inserisce tra quelle promosse dall’Università di Trento per favorire inclusione e giustizia sociale, valori integranti della visione strategica d’Ateneo.

«Il fenomeno delle migrazioni – prosegue la coordinatrice scientifica – viene spesso affrontato in modo irrazionale sia nel dibattito pubblico sia, purtroppo, nelle azioni dei decisori politici. Suxr vuole dare a studentesse e studenti la possibilità di comprendere le ragioni e le dinamiche che ne stanno alla base, ma anche di sperimentare la vicinanza diretta a chi vive questa esperienza».

Nel corso degli anni, Suxr si è consolidato all’interno dell’Ateneo, con adesioni crescenti da dipartimenti e centri: «L’edizione più partecipata è stata quella del 2020, durante la pandemia, con oltre 200 persone che seguivano gli incontri online. Tornato alla modalità in presenza, il corso riesce comunque ad attirare 50-70 studentesse e studenti all’anno, con un trend in crescita edizione dopo edizione. I dipartimenti più rappresentati rimangono Sociologia e Ricerca sociale e Giurisprudenza, ma abbiamo frequentanti anche da Lettere e Filosofia, Economia e Management e Psicologia e Scienze cognitive. L’obiettivo è raggiungere quest’anno gli iscritti e le iscritte alla Scuola di Medicina».

Il progetto – curato dall’Ufficio Equità e Diversità – ha permesso di rafforzare non solo le relazioni all’interno dell’Ateneo, grazie anche alla prospettiva interdisciplinare della formazione proposta, ma anche quelle tra Ateneo e società civile. Sono quindici, infatti, le realtà attive nell’accoglienza coinvolte nell’edizione 2023 di Suxr: Appm – Associazione provinciale per i minori, Aras – Associazione di ricerca-azione sociale, Atas onlus – Associazione trentina accoglienza stranieri, Caritas della Diocesi di Bolzano e Bressanone, Centro Astalli Trento, Centro per la pace, l’ecologia e i diritti umani, Cooperativa K-Pax di Brescia, Csv Trentino, Gruppo immigrazione e salute, Il gioco degli specchi, Kaleidoscopio, Mediterranea Saving Humans, Associazione More, Sos Villaggio del fanciullo, Scuola Halbherr di Rovereto.

Il percorso di Suxr prevede 8 lezioni della durata di 2 ore e mezza ciascuna. Ogni incontro si articolerà in due parti, una di lezione frontale e una di testimonianza e condivisione di esperienze. 
Si parte venerdì 6 ottobre con Angela Alaimo e Donata Borgonovo Re, che parleranno rispettivamente di “Geografie in movimento” e “Parole del movimento”; la settimana successiva, Monika Weissensteiner affronterà il tema delle “Frontiere e movimenti secondari”, seguita dalle testimonianze di Atas onlus e Caritas – Diocesi di Bolzano e Bressanone; venerdì 20 è il turno di Irene Landini con “L’Europa e le migrazioni”, con ospiti l’area legale del Centro Astalli e l’avvocata Giovanna Frizzi dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione; venerdì 27, c’è Francesca Mussi con “Il dovere di soccorso in mare, tra sovranità e diritti”, seguita dall’esperienza di Mediterranea Saving Humans. Il mese di novembre si apre il 3 con Marta Tomasi e “La vulnerabilità dei Minori stranieri non accompagnati”, a cui si aggiunge la testimonianza di Appm; venerdì 10 tocca a Ingrid Tere Powell V. con “Vulnerabilità e diritti umani”, con ospiti Aras e GrISis.
Il 17 Simone Penasa parla del “Sistema di accoglienza di richiedenti e titolari di protezione internazionale”, con l’esperienza del Centro Astalli; Patrizia Cordin e Lorenzo Toniolo intervengono venerdì 24 sul tema “Repertori e competenze linguistiche dei rifugiati e delle rifugiate”, lasciando poi spazio alla testimonianza de Il gioco degli specchi.

Venerdì 1 dicembre, infine, ci sarà la presentazione delle associazioni e delle realtà che accoglieranno i volontari e le volontarie. L’incontro sarà organizzato con l’ausilio del Centro Servizi Volontariato, da quest’anno nuovo partner del progetto.

«Per molti degli studenti e delle studentesse che partecipano a Suxr – conclude la professoressa Borgonovo Re – questa è un’occasione per entrare in contatto con realtà che potrebbero continuare a frequentare da volontari e volontarie, come già accaduto a molti partecipanti delle precedenti edizioni, anche oltre le 75 ore previste dal progetto. Mi piace pensare che il progetto Suxr rappresenti una vera palestra di cittadinanza attiva per i nostri studenti e le nostre studentesse».

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