Il piano edilizio dell’Università del Sannio
“Stiamo ristrutturando e rinnovando un po’ del nostro patrimonio edilizio. Non è solo una operazione di edilizia, perché gli interventi rispondono ad una idea di Università che abbiamo ed alla quale teniamo davvero molto. Dal 2019 puntiamo su una connessione intima e forte tra il centro storico di Benevento e l’Ateneo. È il nostro marchio d’identità, quello che ci differenzia da realtà universitarie analoghe”. Il prof. Gerardo Canfora, Rettore dell’Università del Sannio, presenta le iniziative che sono state già ultimate, i programmi ed i progetti relativi alla realizzazione di sedi e spazi universitari nel capoluogo sannita. “Stiamo lavorando – dice – al pieno recupero di palazzi storici con l’idea di interconnettere il tessuto urbano, il centro di Benevento con la sua Università. Non solo rinnoviamo al centro della città le attività di didattica e ricerca, ma puntiamo ad aumentare in maniera significativa la presenza degli studenti con una foresteria. Stiamo, insomma, lavorando affinché alla fine venga fuori un campus urbano fortemente integrato al cuore di Benevento. Abbiamo infatti in programmazione interventi su sedici plessi che sono tutti nel raggio di mezzo chilometro di distanza e alle costole del centro storico”. Qualche progetto, precisa il Rettore, è stato già ultimato. Uno, in particolare, spiega, “è il frutto di una iniziativa di nuova edificazione. È stata completata e consegnata alle attività di didattica una palazzina (in Ateneo l’abbiamo ribattezzata Il Cubo) sede delle attività del Dipartimento di Scienze e Tecnologie. Un edificio molto bello, immerso nel verde e sovrastato da un tetto giardino che lo integra alla parte discendente della collina di Benevento. Consiste in 3500 metri quadri di aule e laboratori per studenti e si caratterizza per una forte attenzione al risparmio energetico. È in funzione e, dai riscontri che sto ricevendo dai docenti che la frequentano e dagli studenti, soddisfa pienamente le aspettative e gli obiettivi per i quali l’avevamo messa in cantiere”. Sempre nell’ambito delle nuove costruzioni è in fase avanzata e sarà completato all’inizio del nuovo anno un Laboratorio di Ingegneria Civile: “Si trova a ridosso del centro storico e di piazza Risorgimento. È ampio 800 metri quadri, è stato realizzato con grande attenzione ai materiali ed alle prestazioni energetiche”.
Alloggi e impianti sportivi per gli studenti
L’ultimo dei tre edifici di nuova costruzione, per il quale tra poco inizieranno i lavori dopo l’inaugurazione simbolica di fine novembre, la posa in opera della prima pietra, è il Pala Unisannio: “Sarà il nostro primo impianto sportivo, 16 mila metri quadrati in via dei Mulini. Il nostro obiettivo è di fare di questo impianto il seme dal quale possa poi nascere anche a Benevento un piccolo Cus, un centro sportivo dedicato agli universitari”. Il Pala Unisannio, prevede il Rettore, sarà pronto nell’autunno 2023: “Partiamo con una palestra, ma l’obiettivo è di ampliare l’offerta di discipline sportive ed attività a disposizione delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi”.
Il piano edilizio dell’Ateneo prevede, poi, una serie di ristrutturazioni. “Ne cito una in particolare perché ad essa teniamo molto: il progetto Sheril. Va bene al di là della mera ristrutturazione e riqualificazione di un plesso. Partiamo da uno stabile nostro nel quartiere medievale, in via Port’Arsa. Un immobile che sta proprio di fronte al Teatro Romano. L’edificio sarà ristrutturato – la gara di appalto è stata chiusa, stiamo verificando gli atti e prevediamo di consegnare il cantiere al vincitore entro l’anno, poi la ristrutturazione richiederà circa diciotto mesi – e diventerà la sede di un Centro per la valorizzazione e la tutela del patrimonio culturale materiale ed immateriale. È un progetto nel quale noi siamo capofila di oltre 20 partecipanti. Solo per citarne alcuni: enti pubblici, amministrazioni, i Conservatori di Avellino e di Benevento, la Soprintendenza per le Belle Arti, il Museo Archeologico di Napoli, il Parco di Pietraroja, quello del Taburno, il Museo di Capodimonte, altri Atenei campani ed un pacchetto di imprese che operano nel restauro ed in altri ambiti legati alla valorizzazione del patrimonio”. Non meno importante, sebbene sia in una fase meno avanzata di attuazione, il progetto presentato al Ministero dell’Università per trasformare in uno studentato il complesso edilizio di San Vittorino, nel centro storico a ridosso del Corso Garibaldi. “Stiamo aspettando – riferisce il prof. Canfora – che la proposta sia valutata. Pensiamo a circa 60 nuovi posti letto nel centro della città. Considerata anche la difficoltà di spostamenti nelle aree interne, la disponibilità di uno studentato sarebbe un modo per favorire chi non è a ridosso della città e per attirare studenti da un contesto territoriale molto più ampio rispetto a quello della città di Benevento. Da altre province campane, per esempio, o dal Molise”.
Il 22 novembre, in occasione della posa della prima pietra del Pala Unisannio, il progetto edilizio dell’Ateneo è stato presentato nel corso di un incontro al quale ha preso parte anche Gianluca Basile, Direttore Generale dell’Università. Basile ha illustrato con una serie di diapositive i rendering dei vari interventi, per ciascuno dei quali era poi specificato l’ammontare dei lavori previsti. In totale, le risorse impegnate nel triennio 2019/2022 per l’edilizia sono 45 milioni. Tra i progetti presentati c’è, per esempio, la riqualificazione e l’efficientamento energetico del polo didattico del DEMM (Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi) con un impegno di circa dieci milioni di euro. Ancora: l’adeguamento funzionale e tecnologico, la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico di Palazzo San Domenico, la sede del rettorato dell’Ateneo, che è in Piazza Guerrazzi. Per queste opere l’investimento preventivato è pari a circa un milione e mezzo di euro. Per Palazzo Bosco Lucarelli, in Corso Garibaldi, e per Palazzo De Simone, in Piazza Arechi, l’investimento complessivo è di circa un milione di euro, destinati al recupero delle facciate. C’è anche l’idea di realizzare una seconda foresteria, in aggiunta a quella della quale il Rettore ha parlato ad Ateneapoli, che dovrebbe trovare spazio nei locali della stazione di Benevento. Metterà a disposizione degli studenti fuorisede 46 posti. Sarà portata avanti in convenzione con il Comune di Benevento e con Rfi. Nella Cappella De Simone, in Piazza Arechi, il piano propone, poi, di realizzare una grande sala lettura al servizio degli studenti, che dovrebbe essere attivata a valle di un importante intervento di restauro che assorbirà circa 1.300.000 euro. “L’insieme di queste risorse – conclude il Rettore – provengono da fonti differenti di finanziamento. In parte sono risorse del Ministero dell’Università, in parte fondi del Pnrr, in parte risorse che ci sono state erogate dalla Regione Campania. Noi facciamo la nostra parte, come Ateneo, grazie ad alcune economie di bilancio realizzate che possiamo ora reinvestire in questo piano. Abbiamo, poi, contratto alcuni mutui di lunga durata con la Cassa Depositi e Prestiti”.
Fabrizio Geremicca