Prima sessione di esami alle porte per le matricole di Giurisprudenza. Dopo ben sei mesi di corsi, è arrivato anche per loro il momento di mettersi alla prova: un’unica sessione, da aprile a settembre, e ben sei esami da mettere nel carniere.
Molti apriranno le danze ad aprile con la seconda prova intercorso di Economia Politica, come racconta Riccardo Iavarone, studente della V cattedra: “è la prima prova che riesco a sostenere, dato che ho svolto la prova intercorso di Microeconomia nella prima metà dell’anno, e la darò a fine marzo. La sessione unica annuale ci lascia poco spazio tra la fine dei corsi e l’inizio degli esami, quindi preferisco portarmi avanti. È stata la materia che mi ha appassionato di più e la studio con piacere, nonostante non mi piaccia la matematica: forse è perché la trovo molto attuale”. Come lui anche Romina Barbieri, studentessa ischitana della III cattedra: “come primo esame ‘ufficioso’ darei lo scritto di Macroeconomia, così da potermi togliere il pensiero: il cambio di professori, a causa purtroppo della perdita della professoressa Sapienza, è stato disorientante e aggiungerei anche il fatto che è una materia a stretto contatto con la matematica, che non è esattamente il mio forte. Come primo orale, invece, vorrei dare Filosofia del Diritto, in quanto la capisco con più facilità delle altre materie”. Il maggiore problema riscontrato: “è il non potersi concentrare su una materia per volta e riuscire così ad avere anche una continuità nell’acquisizione di un lessico nuovo, come quello giuridico”. Romina, purtroppo, ha perso molte lezioni poiché è pendolare. Raggiunge la sede universitaria tutti i giorni daIschia con l’aliscafo “che spesso, a causa del maltempo, non parte. Dopo la frana, poi, la situazione è peggiorata poiché sono state colpite alcune strade che collegavano casa mia con il porto”.
Lezioni a distanza utili per i pendolari
Le difficoltà dei ragazzi ischitani sono state in parte attutite dall’istituzione della ‘cattedra a distanza’, a cui appartiene Francesca Patalano: “mi sono concentrata prima su Economia politica, perché è diversa rispetto alle altre materie e quindi preferisco ascoltare la spiegazione del professore e dare subito l’esame. Ho seguito le lezioni a distanza su Teams: soprattutto dopo la frana, è stata utilissima questa opportunità perché in caso di pioggia venivano annullati tutti i traghetti/aliscafi. Se non avessi avuto la possibilità di seguire a distanza avrei perso tantissime lezioni come molti miei amici di altre cattedre. Dopo Economia darò Diritto Romano e poi non so: non riesco a seguire sei ore di diverse materie al giorno, riesco a concentrarmi su una, massimo due materie alla volta”. Storia del diritto romano pubblico e privato è infatti particolarmente gettonato come primo esame orale. A sceglierlo è anche Sergio Ciro Viscardi, studente della II cattedra: “Darò Diritto Romano il 14 aprile; penso sia il più abbordabile e dunque quello che mi permette di avere un impatto un po’ meno brusco con l’esperienza degli esami orali”. Come lui, anche Alessandro Ranieri, studente della I Cattedra: “ho stabilito gli esami da dare in base alla comodità delle date, cercando di lasciarmi un mese di studio per Costituzionale e Privato. Come primo esame ho scelto Diritto Romano: è di media difficoltà, quindi va bene come primissima esperienza, e in più mi consente di studiare, nel frattempo, anche Macroeconomia per la prova intercorso”. Molto apprezzata anche Filosofia del Diritto, scelta da Elisabetta Ascione, della II cattedra. È la materia con la quale taglierà il nastro il 13 aprile “perché è il programma meno corposo e ho già svolto un intercorso. Poi, mi interessa molto. Studiare sei materie contemporaneamente è davvero pesante e in più non so come io possa rendere nell’ambiente universitario: ero abituata al liceo, dove sapevo di andare bene, ma adesso è tutto diverso e non so cosa aspettarmi da me stessa. Non so se mi sto sopravvalutando o sottovalutando”. Insieme a Elisabetta, anche Rosanna Giorgio, studentessa della V cattedra: “Le materie d’esame sono tutte molto diverse fra loro, infatti penso che inizierò con Filosofia del Diritto, sia perché è comunque la cosa più simile a ciò che studiavo al liceo, sia perché ho già sostenuto un parziale che mi ha permesso di alleggerire il carico di lavoro”.
Per tenersi al passo, è necessario studiare per più esami parallelamente: esperienza che, al primo anno, risulta abbastanza ostica, come racconta Marta Sarro, della II Cattedra, anche lei perplessa rispetto al sistema della sessione unica: “vorrei cominciare con Filosofia del Diritto e subito dopo Istituzioni di Diritto Romano, rispettivamente il 13 e il 14 aprile: la prima ha il programma meno corposo e il professore è molto disponibile per eventuali chiarimenti e prove che possano far capire come procede lo studio; il secondo è molto simile a ciò che ho studiato al liceo, quindi è un metodo di studio che mi porto da prima ed è comunque una materia che trovo interessante. Stiamo seguendo i corsi da ormai sei mesi, il che mi fa vivere il momento in cui le lezioni finiranno e dovrò mettermi a studiare come qualcosa di tremendo, perché so che non avrò più il giusto equilibrio tra seguire, studiare e avere dei momenti di pausa. Non avendo avuto l’esperienza della sessione invernale, non so come eventualmente correggere il tiro se le cose dovessero andare male”. Fuori dal coro, invece, la scelta di Giovanni Battista Vignola, II cattedra, che opta per Storia del diritto medievale e moderno: “perché lo sento nelle mie corde. Abbiamo pensato per tutto l’anno alla sessione come qualcosa di molto lontano e invece adesso manca praticamente una settimana”.