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Mortalità infantile e nascite premature delle epoche passate in Friuli Venezia Giulia e non solo

Mortalità infantile e nascite premature delle epoche passate in Friuli Venezia Giulia e non solo

Giornata di studi venerdì 1° dicembre, dalle 8.30, aula convegni di piazzale Kolbe

Cause attuali di mortalità infantile e nascita prematura e stili di vita delle epoche passate, tecnologie all’avanguardia e osservazione morfologica, fede e magia, infanticidi e rituali per il ritorno alla vita. Sono alcuni dei temi che saranno affrontati nella giornata di studi multidisciplinare internazionale “Primissima infanzia in paleopatologia” organizzata dall’Università di Udine venerdì 1 dicembredalle 8.30, nell’aula convegni di piazzale Kolbe.

L’appuntamento è promosso dalla Sezione di anatomia e storia della medicina del Dipartimento di Area medica dell’Ateneo friulano in collaborazione con e la Società italiana di storia della medicina e il Museo archeologico nazionale di Cividale del Friuli.

«Nella paleopatologia della primissima infanzia è indispensabile integrare concetti e conoscenze che possono apparire dissonanti ed è quello che cercheremo di fare in questa giornata di studi multidisciplinare», sottolinea la coordinatrice scientifica, Paola Saccheri.

In apertura di giornata porteranno i saluti: la delegata dell’Ateneo per il public engagement, Elisabetta Scarton; il direttore del Dipartimento di Area medica, Leonardo Sechi; il soprintendente Archeologia belle arti paesaggio del Friuli Venezia Giulia, Andrea Pessina; la presidente della sezione di Paleopatologia, paleoradiologia e studi fisici della Società italiana di storia della medicina, Paola Cosmacini; la coordinatrice scientifica dell’iniziativa, Paola Saccheri.

IL PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI

Le due sessioni mattutine, moderatori Paola Cosmacini e Andrea Tilatti (Università di Udine), saranno caratterizzate da sei relazioni.

La prima riguarderà le “Inumazioni infantili nei livelli di abbandono (VI-VII sec. d.C.) dell’area di via Capitelli, Trieste (scavi 2003- 2023)”. Ne parleranno Paola Ventura (Soprintendenza archeologia belle arti paesaggio Fvg), Valentina Degrassi (archeolga) e Luciana Mandruzzato (archeologa).

Seguirà “Lattanti, neonati e prematuri: gli infanti dall’area di via Capitelli, Trieste (scavi 2003-2023)”, con Paola Saccheri (Università di Udine).

“Un approccio multidisciplinare allo studio di un campione di non adulti del cimitero di Vaste (Lecce, Puglia, IV-VIII sec. d. C.)” è il titolo dell’intervento di Giorgia Tulumello (Università di Pisa).

Di “Deposizioni in giara di bambini nel Vicino Oriente Antico: discussione di alcuni casi provenienti dagli scavi archeologici dell’Università di Udine in Iraq e Siria” parlerà Alessandro Canci (Università di Udine).

“I neonati della chiesa di Santo Spirito a Moggio Udinese” sarà il tema che tratterà Paola Saccheri (Università di Udine).

Chiuderà la mattinata Claudio Lorenzini (Università di Torino) con i “I santuari à répit in Friuli: evidenze e prospettive d’indagine”.

Nel pomeriggio, moderatori Enrico Crivellato e Gianluca Tell (Università di Udine) e Paola Cosmacini, ci saranno dieci relazioni.

Inizierà Simonetta Minguzzi (Università di Udine) su “Il castello della Motta nel Friuli medievale: il contesto archeologico”.

Seguirà “Non voluto: il neonato del castello della Motta” tema trattato da Luciana Travan e Paola Saccheri (Università di Udine).

“Cosa sappiamo del fenomeno dell’infanticidio tra la fine del Medioevo e l’inizio dell’età Moderna?” è invece il titolo della relazione di Marianna Mazzei (archeologa).

La questione dei “Brefotrofi e malattie della prima infanzia. Storia ed etica dell’assistenza a Verona nel primo Novecento” sarà affrontata da Sara Patuzzo e Nicolò Nicoli Aldini (Università di Verona).

Le “Cause di mortalità e morbidità neonatale nel terzo millennio” saranno analizzate da Paola Cogo (Università di Udine).

“Il sacrificio infantile nel mondo etrusco: il caso dei resti perinatali di Kainua (VI-inizio V secolo a.C.)” sarà la questione esaminata da Maria Giovanna Belcastro (Università di Bologna).

“The use of incremental dentine analysis to reconstruct breastfeeding, weaning and childhood diet. What stable isotopes can tell us about early life events” è il titolo dell’intervento di Alessio Amaro (McMaster University, Canada – Università di Pisa), Antonio Fornaciari (Università di Pisa).

Le “Aree cimiteriali intramurarie a Cividale del Friuli: il caso di Corte Romana” sarà sviscerato da Angela Borzacconi (direttrice del Museo archeologico nazionale di Cividale del Friuli).

“Stable isotope analysis for the investigation of the diet, mobility and health of the subadults from the Lombard- age burials of Corte Romana (Cividale)” è il tema della relazione di Valentina Martinoia (Simon Fraser University, Canada).

Chiuderà la giornata la ricerca su “Il bambino di Grotta delle Mura (Puglia, 17 ka): studio multidisciplinare per la ricostruzione del profilo biologico e dello stile di vita di un reperto del Paleolitico Superiore” illustrata da Alessandra Modi (Università di Firenze), coordinatrice di un gruppo di lavoro di una trentina di studiosi di università italiane ed estere.

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