Al Campus di Sesto una mostra che fa dialogare scienza e arte
L’Università di Firenze ha celebrato la giornata internazionale della luce al Dipartimento di Fisica e Astronomia, presso il Campus di Sesto fiorentino, incrementando un’iniziativa che coniuga qualità scientifica, attenzione alla divulgazione e valore artistico.
Inaugurata “Enlighting Mind 2”, nuova parte dell’esposizione dedicata alla fisica, alla scienza della visione e alle illusioni ottiche, che si arricchisce con due “tesori”: una lastra di fotografia interferenziale a colori realizzata da Gabriel Lippmann (Premio Nobel per la Fisica 1908 per questa invenzione), testimonianza di uno dei primi metodi per foto a colori, e un’opera d’arte di Marina Apollonio, esponente di spicco dell’Optical Art, movimento artistico che sfrutta materiali moderni, astrazioni e immagini per creare strutture e spazi dinamici.
Queste presenze continuano il felice connubio tra arte e scienza presente nel percorso che già ospita opere di Elisa Leonini e Gianni Sarcone. Ha introdotto l’iniziativa il presidente del corso di studi in Ottica e optometria Massimo Gurioli. Hanno portato il loro saluto la rettrice Alessandra Petrucci, il direttore del Dipartimento di Fisica e Astronomia Duccio Fanelli, il direttore dell’Istituto Nazionale di Ottica CNR INO Francesco Saverio Cataliotti, il presidente della Fondazione Idis Città della Scienza di Napoli Riccardo Villari, Antigone Marino (Società Italiana di Fisica e CNR ISASI), la presidente della Fondazione Scienza e Tecnica Donatella Lippi. Interventi di Carla Giusti (Fondazione Idis), Elisabetta Baldanzi (CNR INO), Martino Margheri (Fondazione Strozzi) e delle artiste Elisa Leonini e Marina Apollonio.
Per la giornata internazionale della luce si è svolto anche il workshop “From Lippmann photography to virtual reality” in collaborazione con la Società Italiana di Fisica e la Società Italiana di Ottica e Fotonica. All’incontro ha partecipato fra gli altri la prorettrice alla ricerca Unifi Debora Berti.