“Il diritto non scomparirà mai”: è la ferma risposta del Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche ed Economiche Tommaso Edoardo Frosini, alla provocazione su quale sia l’utilità di continuare a studiare Giurisprudenza (Corso di Laurea a ciclo unico di durata quinquennale) in un mondo dove tecnologie come l’intelligenza artificiale avanzano impellenti. “Dove c’è società c’è diritto”, afferma riprendendo un brocardo che sentirete spesso nei vostri giorni da giuristi, “qualsiasi comunità, anche la più tecnologicamente avanzata, avrà sempre bisogno del diritto, altrimenti ci sarebbe l’anarchia. Più che altro potranno nascere, e stanno nascendo, nuove professioni: ad esempio, oggi ci sono avvocati che si occupano solo di reati informatici o di intelligenza artificiale, che va conosciuta e qualcuno te la deve insegnare all’università”.
Alla luce di queste istanze provenienti dal mondo contemporaneo nasce la necessità di formare giovani che abbiano “una preparazione adeguata al ventunesimo secolo, che non avviene più solo sui Codici ma che sia cosciente di tutti i problemi con cui la società di oggi si deve confrontare”.
Ecco che, allora, accanto agli insegnamenti tradizionali quali Diritto Privato, Costituzionale, Penale, Commerciale o Amministrativo si affiancano quattro indirizzi: Giurista delle Pubbliche Amministrazioni, che guarda al diritto pubblico, al diritto regionale e all’ambiente; Giurista delle nuove tecnologie; Giurista d’impresa (rivolto allo studio delle discipline dei servizi bancari e finanziari) e un ultimo che continua a strizzare l’occhio alla tradizionale professione del magistrato e che, consapevole delle difficoltà che gli studenti possono riscontrare nella preparazione al concorso, si adopera con laboratori, esercitazioni e seminari di scrittura di pareri, ricorsi e sentenze.
Per la scelta del percorso, però, c’è tempo: fino al terzo anno gli esami sono uguali per tutti e dunque, da matricole, ci sarà da divertirsi per tutti con i classici Diritto Costituzionale e Diritto Privato, il cui studio sarà però facilitato dall’insegnamento di Introduzione alle scienze giuridiche, lessico storico-concettuale’, e dove inizierete ad assaggiare un pizzico di modernità con Metodologie informatiche e tecniche di ricerca per giuristi.
Studiare solo a Napoli? No, grazie. Se almeno una volta siete stati ammaliati dal fascino dei carismatici avvocati che hanno segnato il grande e piccolo schermo e avete sognato di essere un po’ Harvey Specter o Tom Cruise in ‘Codice d’onore’, sappiate che potrebbe diventare realtà. Grazie alla convenzione siglata dal Dipartimento con la Golden Gate University di San Francisco, infatti, a condizioni economiche agevolate, potrete sostenere negli USA parte degli esami necessari per conseguire il titolo di Master of Laws ed essere ammessi al temutissimo ‘Bar exam’, la prova di abilitazione per esercitare la professione forense in America.
L’economista green
Economia aziendale (Economia aziendale e Green Economy la denominazione dell’altro Corso di Laurea – di durata Triennale – attivato dal Dipartimento) si tinge di verde: accoglie le istanze di un panorama aziendale sempre più conscio del proprio impatto ambientale e che sta iniziando a marciare convintamente nella direzione della transizione ecologica, per tradurle in economisti preparati non solo sulle materie aziendalistiche e ragionieristiche, con una conoscenza della gestione dell’impresa, dei bilanci e della corretta applicazione delle tecniche finanziare, ma che escano solidi da esami quali Principi di ecologia, Diritto ambientale italiano e comparato ed Economia ambientale, fino a toccare addirittura Fondamenti di ingegneria per la sostenibilità.
Stiamo parlando del percorso in Green Economy, con il quale è possibile personalizzare il piano di studi a partire dal secondo anno, dopo un primo pacchetto di materie comuni che vede, accanto ad Economia politica ed Economia aziendale, anche elementi giuridici, con gli esami di Diritto Privato e Diritto Pubblico per poi passare ai numeri, con Metodi matematici e Statistica. “Una nuova frontiera che riscontra tanto successo tra gli studenti e tanta offerta nel mondo del lavoro, estesa e riservata solo a chi è preparato su queste materie”: così commenta il prof. Frosini. “Rispondiamo ad un’esigenza di modernità: formare persone che sappiano lavorare in tutti quei contesti che comportano una competenza di tipo economico che sia, però, connessa anche al fenomeno green” con anche la volontà e l’ambizione di formare i manager di oggi e di domani.
Chi sono? “Coloro che hanno studiato principalmente economia e sono in grado di saper gestire un’azienda, perché conoscono tecniche per gestire e coordinare il suo funzionamento. Lo studente laureato qui sa dove mettere le mani per risolvere problemi, che siano di enti pubblici o aziende private”.
Perché lo studente possa davvero riuscire ad essere questo tipo di professionista, però, occorre “non sottovalutare le lezioni!”. Solo perché all’Università ho la libertà di andare oppure no non significa che non servono, anzi: gli studenti che seguono sono quelli che superano brillantemente l’esame, perché non basta leggere i manuali, ma abbinarli agli elementi che il docente aggiunge in aula. E poi seguire i seminari… insomma, essere attivi!
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