Quarta vittoria, quarto trionfo. Ma che fatica. Che bella e gratificante fatica. L’Università di Bologna sul tetto d’Europa nel volley femminile, dopo una battaglia vera contro le croate di Zagabria. Finisce 3-0 (25-14, 28-26, 25-23), ma il Cus Bologna di Leonardo Palladino deve far ricorso a tutto il suo talento e tutta la sua grinta per aver ragione di un gruppo, quello delle ragazze croate, che non molla mai.
Il primo set fila via liscio: del resto l’Università di Bologna, in questo cammino esaltante a Miskolc, ha perso un solo set, nella prima gara con Lubiana. Poi sempre vittorie per 3-0. Come nel 2023, tanto per intenderci.
Nel secondo set la musica sembra identica: l’Unibo va via veloce e si porta sul 20-15. Quando il 2-0 sembra servito su un piatto d’argento, qualcosa si inceppa. Uno, due, tre muri consecutivi delle croate. Subentra un pizzico di nervosismo, i muri diventano cinque: Zagabria prima impatta a quota 20, poi scappa, 21-23.
Una squadra senza cuore alzerebbe bandiera bianca. Non il Cus Bologna, che pareggia, supera, poi però concede due set point a Zagabria. A chiudere i conti, a quota 28, ci pensano Fontemaggi, Mazzon e Mason.
È 2-0 Bologna, Zagabria ha perso una grande occasione. Ma non ha paura: parte benissimo, 0-5. Il Cus mette la testa avanti sul 13-10, ma è destino che si soffra fino alla fine, 19-21. Zagabria vede l’occasione di svoltare, riaprire il match. Ma non fa i conti con il grande cuore delle biancorosse: miniparziale di 6-2 e tutte in campo a festeggiare.
“Le campionesse d’Europa siamo noi”, cantano felici le ragazze dell’Alma Mater. È il quarto titolo europeo. Un bel filotto considerando che a maggio, sempre le ragazze di Leonardo Palladino, con un altro organico, hanno vinto anche i CNU, che sarebbero poi i campionati nazionali universitari.
Da Campobasso a Miskolc, in Ungheria, è sempre una gioia per il Cus Bologna. E la notte ungherese di colora di bianco e di rosso per la gioia di tutti.
È il trionfo di un ateneo, quello di Bologna, che non ha eguali a livello italiano. L’Alma Mater è stata la prima a imporsi a livello continentale – prima con il basket uomini, poi con il volley donne – e non si è ancora stancata di vincere.
“È andata come ci aspettavamo – dice Leo Palladino, che ha quasi perso la voce -. Il primo set è andato via veloce, poi le croate hanno cominciato a fare sul serio. Sul 20-15 abbiamo subito un break di 0-7. Lì siamo state brave, ci siamo compattate e abbiamo ripreso in mano la gara. È stato il set decisivo per la vittoria finale. Abbiamo fatto fatica anche nella terza frazione. Ma a quel punto ormai era già tutto scritto. Abbiamo vinto noi, siamo campioni d’Europa. Per la quarta volta”.
“Nessuno come noi”, urla la team manager Serena Vece. Non ha dubbi il capitano della squadra, Chiara Mason. “È difficile descrivere a parole le emozioni che si provano con questa squadra, con questa maglia. Vestire la maglia del Cus Bologna è da sempre un grande onore e tutte noi siamo onorate e molto felici di aver potuto aggiungere una quarta, storica, stella a questa bellissima divisa. Il risultato di oggi non era per nulla scontato, ma sicuramente molto voluto. Siamo venute qui per vincere, l’obiettivo era quello, innegabile e giocando da squadra e divertendoci insieme lo abbiamo conquistato. Grazie ancora una volta a tutto lo staff e dirigenza per averci sostenuto e accompagnato in questa manifestazione europea! Siamo campioni d’Europa!”
Il tabellino del Cus Bologna: Greta Monaco, Chiara Mason 15, Dalila Modestino 7, Matilde Giardi, Blerona Tasholli 1, Mariaelena Aluigi, Sofia Migliorini, Stefania Bernabè 6, Sara Fontemaggi 6, Alessia Mazzon 15, Sofia Taiani, Giulia Galletti 6, Sophie Andrea Blasi, Beatrice Bacchilega. All. Leonardo Palladino. Vice: Ilaria Gaiani. Team manager: Serena Vece.
Volley. Campionesse d’Europa! Le ragazze del Cus Bologna conquistano il quarto titolo europeo
Dopo una finale molto combattuta contro le croate di Zagabria, la squadra dell'Alma Mater vince la medaglia d'oro ai Campionati Universitari Europei: è il quarto trionfo continentale, un risultato che non ha eguali a livello italiano