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Al via il Palio d’Ateneo, una marea colorata di studenti invade piazza Università

Al via il Palio d’Ateneo, una marea colorata di studenti invade piazza Università

Oggi gare alle Capannine, venerdì chiusura agli impianti del Cus Catania

La sfida è cominciata sulle magliette, di un colore diverso per ciascun dipartimento. 

Si è partiti con il bellicoso “Vi pistamu comu ‘a racina” degli studenti di Agraria, per giungere al virgiliano “Lex omnia vincit” che nasconde però una minaccia: «Vi sommergeremo con un’ondata di ricorsi per ribaltare il risultato di ogni gara. È il nostro mestiere». 

Nel mezzo la tenzone ancestrale tra i “disumani” dell’ex facoltà di lettere e filosofia e di lingue straniere, che rivendicano il cartesiano “Cogito ergo Disum”, e gli economisti che si mettono una spanna sopra gli altri: “Voi umani, noi DEI”, facendo leva sull’acronimo del dipartimento. 

E se i plurititolati ‘leoni’ di Ingegneria sventolano vessilli neri col ruggente re della foresta, i campioni in carica di Medicina indossano sulle spalle il motto “Noi siamo il veleno e l’antidoto”, ma devono difendersi dalle salaci battute delle ‘Tigri’ arancioni di Professioni sanitarie e degli storici rivali di Farmacia. Mainstream, ma azzeccatissima, la frase sulle magliette azzurre del dipartimento di Scienze politiche e sociali che diventa ‘meme’ in un batter d’ali: “Pensati laureato”, il sogno di ogni matricola.

Non si era mai visto un Palio d’Ateneo così. La tradizionale competizione goliardico-sportiva degli studenti dell’Università di Catania ha valicato quest’anno i confini della Cittadella, dove hanno sede gli impianti del Cus Catania, e il litorale della Plaja, dove si svolgono le competizioni ‘on the beach’, per trasformarsi in una marea colorata che, attraversando la via Etnea, è defluita in piazza Università. 

Musica, striscioni, stendardi, tamburi e trombe tutto intorno, il gonfalone del ‘palio’, solennemente trasportato dai detentori di Medicina, ha fatto il suo ingresso in piazza a metà pomeriggio, accolto come lo scudetto a Napoli da centinaia e centinaia di ragazzi, che hanno portato in pieno centro storico l’energia e il movimento dei loro vent’anni, sotto gli sguardi prima smarriti poi divertiti di turisti e cittadini.

«La città è nostra», qualcuno ha gridato. «Catania città universitaria», uno dei ‘mantra’ del rettore Francesco Priolo, ha trovato un’entusiastica conferma dai numerosissimi studenti che hanno dato un segno della loro presenza, fondamentale per l’economia e il tessuto sociale etneo, e risuscitato in versione decisamente reloaded lo spirito dell’antica festa della matricola, che imperversava in città negli anni ’60. 

Poi, intorno alle 18, il via ufficiale alle gare, annunciato dal rettore al microfono degli speaker di Radio Zammù, animatori della manifestazione, con la corsa podistica sulle ‘basole’ dell’antica via Etnea, l’esibizione di scherma, la sfida di basket 3 contro 3, il torneo di scacchi e una divertente gara di ‘limbo’.

Giovedì mattina, alle Capannine, gli atleti universitari si misureranno in tornei di Beach tennis, Beach volley, Beach soccer, tamburelli, canoa k2, dragone zavorrato, tiro alla fune, cross training beach, e in un più riposante torneo di scopone scientifico. 

Venerdì, nella sede del Cus, spazio alle sfide in pista sui 400 e 600 metri (run for teachers), 100 e 800 metri, staffette 4 per 100, staffette con i sacchi 8×25, e poi match di pallavolo, calcio a 5, calcio a 8, flag rugby, tennis tavolo, cross training, arrampicata sportiva, sfide a briscola e calcio balilla. Alla fine, solo una squadra porterà a casa, anzi in aula, il Palio 2023.

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