Per gli studenti e le studentesse del Suor Orsola Benincasa si apre un’importante opportunità internazionale: il Blended Intensive Programme (BIP) “Building European identity and citizenship through education, history, cultural heritage, images and memories”. Si tratta di un innovativo progetto Erasmus che unisce attività online e in presenza in un contesto internazionale e interdisciplinare. Come spiega la prof.ssa Francesca Russo, delegata del Rettore per l’Erasmus, il BIP raccoglie l’eredità degli “Intensive Programmes” del passato, ma introduce la modalità blended, ovvero mista: una prima fase online di conoscenza (in programma per maggio) seguita da una fase in presenza, intensiva, che si svolgerà a Napoli dal 22 al 26 settembre, infine un’altra sessione online.
Durante la settimana, studenti e docenti di diversi Paesi lavoreranno insieme su un tema comune legato alla costruzione dell’identità e della cittadinanza europea attraverso l’educazione, la cultura, la memoria storica e il patrimonio artistico. Le attività combineranno lezioni frontali, laboratori e lavori pratici in un contesto interculturale e partecipativo.
Il Suor Orsola Benincasa è capofila del progetto e accoglierà studenti e docenti dalle università partner: Universidade do Algarve – Portogallo, Pontifical University of Pope John Paul II in Krakow – Polonia, Private Pädagogische Hochschule der Diözese Linz – Austria. Un elemento distintivo è l’interdisciplinarità, che arricchisce l’esperienza sia dal punto di vista accademico che umano: “è certamente in controtendenza rispetto all’organizzazione dell’università italiana che è invece settorializzata – sottolinea la referente Erasmus – creando così un contesto nel quale si possono studiare diverse prospettive”.
Già nella precedente edizione, la collaborazione ha avuto un impatto significativo anche grazie alla presenza di studenti ucraini, che hanno portato testimonianze dirette della guerra in corso nel loro Paese. La partecipazione al BIP è riservata a studenti selezionati tramite bando. Tra i requisiti principali, la conoscenza della lingua inglese è fondamentale.
A tal proposito, l’Ateneo offre corsi gratuiti di lingua durante l’anno, proprio per sostenere la preparazione linguistica degli studenti interessati ad esperienze internazionali. Affrontare nuove modalità di insegnamento, mettersi in gioco in un contesto multiculturale e diventare protagonisti dell’accoglienza accademica: sono queste le principali sfide che gli studenti si troveranno ad affrontare nell’ambito del programma intensivo internazionale. “Uno degli aspetti più stimolanti di questa iniziativa è il confronto con stili di lezione molto diversi – spiega la prof.ssa Russo – Alcuni docenti adottano un approccio teorico, altri prediligono metodi più pratici. Per gli studenti è fondamentale imparare ad essere flessibili, capaci di adattarsi e di trarre il massimo da ogni proposta formativa”.
Ma l’aspetto più rilevante riguarda forse il contesto internazionale. Non serve partire all’estero per vivere l’Europa: basta guardare a ciò che accade nella propria città. “Quando ospitiamo a Napoli docenti e studenti provenienti da paesi come Austria, Polonia o Portogallo, è fondamentale superare la timidezza e imparare ad interagire con naturalezza.
Questo vale sia sul piano accademico che su quello umano: imparare a convivere, a collaborare, a uscire dalla propria comfort zone”. A questo si aggiunge un ruolo attivo richiesto agli studenti locali: quello di ‘ambasciatori’ della propria università e della cultura del territorio: “Sono loro i primi punti di riferimento per i colleghi stranieri. Si trasformano in piccoli ciceroni, pronti ad accogliere, guidare e accompagnare. È un’occasione preziosa per sviluppare competenze trasversali e un senso autentico di cittadinanza europea”.
Un altro appuntamento internazionale imminente: la quarta edizione dell’International Week, in programma dal 19 al 23 maggio, durante la quale, anticipa la prof.ssa Russo, il Suor Orsola Benincasa accoglierà docenti e membri dello staff provenienti da diverse università europee, per un confronto aperto su pratiche di promozione e internazionalizzazione del sistema universitario. L’obiettivo, dunque, è ambizioso: formare giovani consapevoli, capaci di pensarsi in una dimensione internazionale, pronti a testimoniare e costruire attivamente una cultura europea condivisa.
Lucia Esposito
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Ateneapoli – n. 8 – 2025 – Pagina 38