Accompagnate dai professori Visconti e Capozzi e da tre tutor, hanno lavorato alla riqualificazione del porto fluviale
Sono state a Dortmund, in Germania, dal 10 al 23 marzo per un laboratorio di progettazione promosso dal locale Politecnico sulla riqualificazione del porto fluviale. È l’esperienza vissuta da due studentesse del Corso di Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura: Veronica Infante e Alfonsina Nardiello. Con le due ragazze hanno partecipato all’iniziativa i professori Federica Visconti e Renato Capozzi e tre tutor, gli architetti Ermelinda Di Chiara, Maria Virginia Thelig e Marilù Vaccaro. “Noi abbiamo partecipato come Ateneo napoletano – spiega Infante, che ha 21 anni ed è salernitana – ed abbiamo lavorato con ragazze e ragazzi provenienti da varie altre Università. In particolare da Potsdam, da Eindhoven e da Berlino. Il nostro compito era di progettare la riqualificazione conservando la funzione portuale ed arricchendola di altre funzioni. Per esempio di una fascia residenziale e di una passeggiata davanti al fiume. Abbiamo lavorato anche ad immaginare come trasformare e rendere più fruibile dai cittadini una fascia di verde che è sopra il porto”. Le giornate sono trascorse intensamente tra incontri, discussioni, disegni e confronti con i docenti e con i tutor. “Abbiamo sperimentato – racconta sempre la studentessa – come si lavora in gruppo, come si cercano soluzioni di sintesi passando attraverso divergenze di vedute e di prospettive. Ci siamo confrontati con visioni e metodi di approccio al progetto diversi. In sostanza credo che siano stati giorni per me e per la mia collega davvero molto formativi. Ci serviranno, tra l’altro, alla preparazione della tesi di Laurea Triennale che verterà proprio sul progetto di riqualificazione dell’area del porto fluviale di Dortmund”.
Al termine del soggiorno tedesco i partecipanti al progetto hanno presentato il sommario del lavoro che hanno portato avanti a partire dall’analisi preliminare fino al masterplan, anche specificando più in dettaglio alcune architetture. “Il tutto si è svolto con un approccio anche pratico e con il valore aggiunto di avere lavorato a pochi passi dall’area al centro del progetto. Abbiamo avuto l’opportunità di svolgere numerosi e quotidiani sopralluoghi, anche perché l’abitazione dove abbiamo alloggiato era proprio lì vicino”. L’esperienza di Dortmund ha inoltre offerto alle due studentesse qualche spunto di riflessione anche in relazione al laboratorio che stanno ora frequentando a Scienze dell’Architettura e che riguarda il tema della riqualificazione di Bagnoli.“Certamente – dice Infante – esistono alcune similitudini. Ci sono, però, anche notevoli differenze. Una di esse è che l’area sulla quale abbiamo lavorato a Dortmund conserva la sua funzione, quella portuale. L’area di Bagnoli non ha più da tempo la sua funzione industriale”. Qualche battuta sulle impressioni, necessariamente parziali, alla luce della limitatezza del periodo di soggiorno, che la città tedesca ha suscitato nella studentessa: “Dortmund è una città organizzata molto bene. Architettonicamente è di nuova costruzione, perché la vecchia città fu rasa al suolo durante la seconda Guerra mondiale. Molto diversa dall’Italia”. Conclude con un bilancio del Corso di Laurea che frequenta: “Una esperienza bella in un bel Dipartimento. Ci sono alcuni aspetti negativi, per esempio non tutti gli spazi che abbiamo a disposizione sono adeguati al nostro tipo di studio, ma complessivamente sono soddisfatta. Dopo il conseguimento della Laurea Triennale mi immatricolerò ad un Corso di Laurea Magistrale, magari nell’ambito della progettazione architettonica urbana”.
Fabrizio Geremicca