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“Rinunciare ad una passione è la migliore strada per una carriera universitaria mediocre”

Intervista al prof. Stefano Consiglio, Presidente della Scuola delle Scienze Umane e Sociali

“Fortunato chi ha una passione e la coltiva”. Parole del prof. Stefano Consiglio, Presidente della Scuola delle Scienze Umane e Sociali, alla quale fanno riferimento i Dipartimenti di Economia, Giurisprudenza, Scienze Politiche, Scienze Sociali e Studi Umanistici. “Mi capita talvolta – racconta – di ricevere telefonate di amici i quali mi esortano a parlare con i figli per dissuaderli dall’idea di immatricolarsi per esempio a Filosofia. Rispondo che è meglio non mi facciano parlare con i figli, perché io li esorterei a iscriversi, qualora abbiano davvero passione e voglia di studiare in quel Corso di Laurea”.
Prosegue: “Racconto questi episodi perché in qualche modo mi aiutano ad entrare in medias res, nel cuore del problema. Diciamolo chiaramente: molti dei Corsi di Laurea proposti dalla Scuola che presiedo sono considerati, a livello di opinione comune, interessantissimima poco utili a trovare un lavoro soddisfacente e magari ben remunerato. Ebbene, da un lato ribadisco che nessuno può dire oggi come evolverà il mercato del lavoro da qui a qualche anno, che non è vero che i Corsi di Laurea della Scuola sono poco utili dal punto di vista lavorativo e che nel futuro, complice il calo demografico e la diminuzione delle immatricolazioni all’Università, laureati di diverse aree culturali troveranno spazio anche in aziende le quali fino a qualche tempo fa assumevano solo quelli delle cosiddette discipline STEM: matematica, ingegneria e dintorni.
Soprattutto, però, e qui mi ricollego a ciò che raccontavo poc’anzi, rinunciare ad una passione in favore di un percorso che piace poco o per nulla, ma che si immagina – ribadisco immagina – più facilmente spendibile quando si cercherà lavoro è la migliore strada per una carriera universitaria mediocre”. Sono diverse le sedi dei Corsi di Laurea che afferiscono alla Scuola: da Monte Sant’Angelo (Economia), al centro storico (Studi Umanistici, Scienze Politiche, Scienze Sociali, Giurisprudenza) fino ad arrivare nel Polo a San Giovanni a Teduccio (“Lì abbiamo Culture Digitali e la Magistrale in Innovazione Sociale”).
Soffrono i Dipartimenti del centro storico, per lo più ubicati peraltro in edifici di grande valore architettonico e storico, a causa della penuria di aule adeguatamente capienti. “Lo so bene – conferma Consiglio – perché ogni anno la Scuola svolge un lavoro di coordinamento tra i vari Dipartimenti per la gestione delle aule, al fine di ottimizzarla. È indubbiamente una criticità. Se guardo al futuro, però, sono relativamente ottimista, perché acquisiremo presto nuove aule in via Mezzocannone 4, 8 e 16.
Dovrebbero darci respiro e garantire ai nostri studenti la possibilità di frequentare in condizioni certamente migliori”. Nel frattempo ci si prepara al nuovo anno accademico anche con un intenso lavoro finalizzato a favorire scelte consapevoli da parte dei nuovi immatricolati “affinché i nuovi iscritti maturino la consapevolezza delle proprie attitudini e predisposizioni. Non sempre ne hanno idea e la moltiplicazione dell’offerta didattica che è avvenuta nel corso degli anni non li aiuta. Quando mi immatricolai era più semplice perché c’erano meno Corsi di Laurea. Tanta offerta, oggi, può produrre un effetto di spiazzamento”.
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