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“Lavorare nell’ambito delle proprie passioni significa garantirsi, per sempre, un pezzo di felicità”

È nel cuore della città, all’interno del secolare edificio del Complesso di San Pietro Martire, il centro propulsore di saperi umanistici più grande d’Italia: con i suoi 17 Corsi di Laurea (7 Triennali e 10 Magistrali), affiancati da percorsi di Master, Dottorati e Scuole di Specializzazione, il Dipartimento di Studi Umanistici prosegue la tradizione dell’ex Facoltà di Lettere e Filosofia, forgiando menti libere, votate allo spirito critico e alla diffusione della conoscenza.
Un orgoglio federiciano e nazionale insignito del riconoscimento d’Eccellenza con un progetto che, spiega il Direttore, prof. Andrea Mazzucchi“punta a rendere la transizione digitale autenticamente attiva e operativa nelle discipline umanistiche, favorendo un processo di contaminazione tra tradizione e nuove tecnologie. In via di realizzazione la costruzione dell’attrezzatissimo laboratorio di Digital Humanities che intercetterà “tutte le prospettive più innovative che provengono dalle nostre ricerche, pionieristiche in ambito anche internazionale”.
La punta di diamante è costituita, infatti, da un corpo docente “altamente qualificato responsabile, ogni anno, di cospicue pubblicazioni e che occupa ruoli di rilievo in collane e riviste molto accreditate nella comunità scientifica”.
Ne consegue che sul piano della didattica ciò abbia contribuito ad un “costante incremento di iscrizioni che, in totale, oltrepassa la soglia dei 10.000 studentiNumeri in netta controtendenza con ciò che accade nel resto d’Italia”. Le aree trattate, che vanno dall’archeologia alle scienze dei beni culturali, alla filologia, linguistica e letteratura, dallo studio delle lingue antiche e moderne alla storia, dalla filosofia alla storia delle arti, dalla psicologia alle discipline dello spettacolo, sono in grado di incontrare gli interessi di tutti i cultori delle discipline umanistiche. “Disponiamo di una scelta di percorsi vastissima e particolare. Un unicum, ad esempio, è il nostro Corso Triennale di Lettere Classiche che supera da un po’ di anni il centinaio di immatricolati. Sempre più studenti si rivolgono con fiducia anche alla nostra Triennale in Filosofia, rinforzando un filone di studi essenziale sotto tanti punti di vista”.
In generale, prosegue Mazzucchi, “il livello di soddisfazione è molto alto non solo tra noi professori ma anche e soprattutto tra gli studenti, il cui appagamento rappresenta la reale attestazione dello stato di salute del Dipartimento”. Alcune criticità però persistono e non se ne fa mistero.
Il consueto problema degli spazi continua a martoriare soprattutto i Corsi più affollati come Lettere Moderne e Lingue e da un po’ anche Filosofia. A tal proposito, il Direttore informa: “siamo assolutamente consapevoli dell’insufficienza delle strutture rispetto ad un’offerta formativa che ambisce ad andare oltre alla semplice dimensione di lezione frontale e che vuole rivendicare la presenza di spazi seminariali e laboratoriali. Per questo motivo sollecitiamo costantemente l’Ateneo affinché si attuino cambiamenti significativi”.
Molto è già stato messo in moto, come i lavori di ristrutturazione e adeguazione della sede di Mezzocannone 16 – ancora in fase di sviluppo – ma in generale “tutte le componenti responsabili del Dipartimento si impegnano al massimo per assicurare sempre un’esperienza formativa di tutto rispetto”. Del resto, un assestamento delle strutture – anche se non rappresenta un ostacolo – è necessario anche per uno dei propositi più sentiti a Studi Umanistici, ovvero il dovizioso programma di eventi culturali. “Possiamo senza dubbio definirci come un polmone culturale non solo all’interno dei confini universitari ma anche per tutto il territorio esterno, rivolgendo i nostri saperi ad un pubblico più ampio della sola compagine studentesca”.
Numerosissime le “iniziative di natura congressuale e seminariale anche con una proiezione non solo specialistica ma rivolta al mondo attuale. Ciò richiede sempre spazi e attrezzatura consoni. Recentemente abbiamo indetto nuovi incontri di dibattito anche su questioni cruciali, come ad esempio, nel chiostro di Porta di Massa, un’affollatissima assemblea sul drammatico tema della situazione medio-orientale, nel quale abbiamo avuto come nostra ospite Francesca Albanese, rappresentante dell’ONU per le questioni Palestinesi”. Tutto ciò “amplifica l’esperienza della vita universitaria che miriamo a rendere piena e produttiva per tutti i nostri discenti”.
Cifra etica del Dipartimento è poi quella di “non lasciare mai indietro nessuno. Da noi non troveranno spazio, in alcun modo, ottiche meritocratiche che non tengano conto delle situazioni particolari di ognuno. Ecco perché è essenziale la collaborazione con il centro SINAPSI per attuare interventi specifici sui bisogni anche psicologici del singolo”. Un messaggio per le future matricole: “la scelta universitaria deve essere motivata prevalentemente dai propri interessi. Invito chiunque sia intenzionato a venire a studiare da noi di non ascoltare pregiudizi infondati e non veritieri. La vita è più complessa di come viene mostrata, e al mondo c’è posto per tutte le professioni. E vi posso assicurare che lavorare nell’ambito delle proprie passioni significa garantirsi, per sempre, un pezzo di felicità”.
Studi Umanistici è a cura di Giovanna Forino
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