L’Università di Bologna partecipa all’iniziativa con il Center for Chemical Catalysis – C3 e un progetto di ricerca su nuove metodologie catalitiche per la valorizzazione della CO2
Nasce il Dottorato Nazionale in Catalisi, un ambizioso progetto formativo e di ricerca che coinvolge 26 università italiane, prestigiosi enti di ricerca e numerose aziende che hanno sostenuto il corso attraverso il cofinanziamento di borse di studio o la partecipazione al Collegio Docenti.
Il corso – che viene presentato lunedì 18 e martedì 19 dicembre nel corso di un kick-off meeting ospitato all’Università degli Studi di Perugia – unisce forze accademiche, istituzionali e industriali nell’approfondimento della catalisi: un campo cruciale per lo sviluppo sostenibile, la transizione ecologica e l’innovazione chimica. Al momento, il Dottorato Nazionale in Catalisi conta la partecipazione di 30 dottorandi provenienti da tutto il mondo, un dato che mostra l’interesse internazionale e la risonanza globale del corso.
L’Università di Bologna partecipa attivamente con un progetto di ricerca su nuove metodologie catalitiche per la valorizzazione della CO2. Un tema, questo, che costituisce uno degli obiettivi fondanti del Center for Chemical Catalysis – C3 a cui afferiscono i due supervisori coinvolti: Marco Bandini del Dipartimento di Chimica “Giacomo Ciamician” e Fabrizio Cavani del Dipartimento di Chimica Industriale “Toso Montanari”.
“Questa iniziativa è un’importante opportunità per il nostro Ateneo e, più in generale, per il nostro territorio, poiché costituisce un investimento significativo nell’alta formazione del capitale umano e delle nuove generazioni di professionisti nei temi della catalisi e della sostenibilità”, spiega il professor Bandini. “Durante il periodo di studio e di ricerca, i dottorandi avranno l’opportunità di arricchire il loro percorso formativo con corsi e seminari tenuti da figure di riferimento nazionali provenienti sia dal mondo accademico che da quello industriale, e con eminenti scienziati di fama internazionale, contribuendo così alla loro crescita professionale”.
L’impiego della CO2 come materiale di partenza per la realizzazione di vettori chimici ad elevato valore aggiunto è infatti oggi una sfida globale, e la chimica di sintesi si erge a protagonista in questo settore.
“Il Dottorato di Interesse Nazionale in Catalisi è stato reso possibile grazie alla collaborazione di 26 università, 5 centri di ricerca e istituzioni, e 15 aziende italiane e straniere“, aggiunge Luigi Vaccaro, professore all’Università degli Studi di Perugia e coordinatore nazionale del Dottorato. “La catalisi è il motore trainante di molte industrie cruciali per la competitività del sistema produttivo italiano ed europeo: attraverso la ricerca avanzata e la formazione di talenti, intendiamo consolidare il ruolo della catalisi per affrontare sfide globali e promuovere soluzioni sostenibili. Il Dottorato Nazionale in Catalisi rappresenta quindi un passo significativo verso la creazione di una rete di eccellenza che favorirà lo sviluppo di competenze avanzate nel campo della chimica, contribuendo allo sviluppo di soluzioni innovative e sostenibili per le sfide del nostro tempo”.
FONTE : UFFUCIO STAMPA UNIBO