HomeAtenei NordUniv. Alma mater studiorum di BolognaCome “crescono” i campi magnetici?

Come “crescono” i campi magnetici?

Guidato da Annalisa Bonafede, professoressa al Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi” dell’Università di Bologna, il progetto ERC BELOVED cerca di svelare i meccanismi alla base del processo di amplificazione dei campi magnetici all’interno degli ammassi di galassie

campi magnetici permeano tutto l’Universo: si estendono attraverso gli ammassi di galassie e lungo i filamenti intergalattici che compongono la rete cosmica. Nonostante questa loro presenza pervasiva, però, ancora non sappiamo con precisione come nascono e come vengono amplificati.

Il progetto BELOVED – B-field EvoLution and Origin in Vast Extragalactic Domains, finanziato con un Consolidator Grant ERC da 1,9 milioni di euro cerca di svelare i meccanismi alla base del processo di amplificazione dei campi magnetici all’interno degli ammassi di galassie.


“Dalle scale galattiche fino a quelle extragalattiche, le domande sull’origine e sull’amplificazione dei campi magnetici restano ancora oggi senza risposta, a causa della scarsità dei dati disponibili e dei limiti delle tecniche che abbiamo a disposizione”, spiega Annalisa Bonafede, professoressa al Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi” e Pincipal Investigator del progetto. “Nei prossimi anni, però, entreranno in funzione nuovi potenti strumenti che ci offriranno possibilità finora impensate per approfondire questi problemi ancora irrisolti: BELOVED sfrutterà quindi queste nuove risorse per cercare risposte a domande fondamentali che coinvolgeranno anche la fisica delle astroparticelle e dei plasmi, e la cosmologia”.

Il tema al centro del progetto è il processo, oggi ancora senza spiegazioni, che permette di amplificare i campi magnetici durante l’evoluzione delle strutture cosmiche e che culmina con la formazione degli ammassi di galassie.

Si tratta di un problema complesso, con molte sfaccettature, per il quale sono necessari strumenti, dati e tecniche di analisi specifici. Il progetto BELOVED metterà in campo uno sforzo coordinato per sfruttare questa opportunità e svelare l’origine e l’evoluzione dei campi magnetici negli ammassi di galassie.

BELOVED, coordinato dalla professoressa Bonafede, coinvolgerà un gruppo di ricerca selezionato e composto da due studenti di dottorato e quattro ricercatori post-doc.

Il progetto sarà possibile anche grazie allo sviluppo di nuovi radiointerferometri come LOFAR 2.0, MeerKAT, MeerKAT+ e ASKAP, che aprono la strada all’Osservatorio SKAO (Square Kilometer Array Observatory), il più grande radiotelescopio del mondo. Grazie a questi potentissimi strumenti sarà possibile ottenere informazioni cruciali per svelare i meccanismi alla base del processo di amplificazione del campo magnetico nelle strutture cosmiche su larga scala.

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