‘Non sprechiamo!’: cerimonia per i finalisti del concorso che, dice il Rettore, “premia le intelligenze”
È tempo di riscuotere i tanto attesi riconoscimenti per gli studenti della Vanvitelli vincitori del concorso “Non sprechiamo!” indetto dall’Ateneo lo scorso giugno. Nella giornata del 29 marzo, presso il Rettorato di Napoli in via Santa Maria di Costantinopoli, quattro dei sei giovani finalisti sono stati accolti dal Rettore Giovanni Francesco Nicoletti e dal Prorettore funzionale alla Green Energy e Sostenibilità Ambientale e Delegato di Ateneo RUS (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile) Furio Cascetta, ad accompagnarli anche il prof. Roberto Marcone, membro della Commissione. “Sono qui per porgervi i miei saluti sia dal punto di vista personale che a nome di tutto l’Ateneo che io rappresento ma che oggi rappresentate soprattutto anche voi. Questa iniziativa, la quale ha raggiunto risultati straordinari, si conferma come una delle migliori messe in campo proprio perché premia le intelligenze, quindi vi ringrazio per essere parte attiva della crescita in termini di visibilità ed energie del nostro territorio”, apre il Rettore Nicoletti. Il prof. Cascetta poi comunica ai presenti l’assenza per motivi di salute di due delle studentesse premiate – Vittoria Di Rosa (Corso di Laurea Triennale) e Miriam Pascale (Magistrale) – ma preme per riportare parole significative di una delle distanti: “Sono onorata di essere stata scelta tra i tanti progettisti – scrive Miriam Pascale, secondo anno di Medicina e Chirurgia – da un’Università che peraltro si interessa così tanto alla nostra crescita umana. Questo concorso ha innescato in me voglia di apprendere, entusiasmo per la ricerca e creatività, linfa vitale per qualsiasi ragazza della mia età, spingendomi alla scoperta di temi e argomenti prima distanti dalle mie conoscenze ma che sono poi diventati di forte interesse. Ci tenevo a condividere un pensiero che mi ha fatto maturare la partecipazione al concorso: prendersi cura del mondo vuol dire tutelare l’umanità presente e futura”. “Parole commoventi – commenta Cascetta – poiché non è così comune vedere studenti e studentesse apprezzare così tanto questo tipo di sforzo. È la prima volta che il nostro Ateneo indice questo concorso e io sarei propenso per ripeterlo, migliorando anche i canali di comunicazione per incrementare le domande”.
La parola ai premiati
Si procede poi con la cerimonia di premiazione vera e propria attraverso l’appello in progressione ai meritevoli astanti. Primo annunciato, Pierluca Crisci, Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale: “È stata una bellissima esperienza soprattutto perché l’argomento trattato mi ha affascinato molto. Ho concentrato il mio lavoro sulla tecnologia wireless Li-Fi che lavora tramite onde luminose emesse da lampadine a LED. In questo periodo storico il costo dell’energia ha subito un aumento dei prezzi considerevole e dunque il Li-Fi può essere uno strumento che permette un guadagno in termini economici e ambientali poiché causa una riduzione dei costi energetici”. Poi Luigi Rossetti, Corso di Laurea Triennale in Data Analytics, Dipartimento di Matematica e Fisica, che spiega: “Come studente del terzo anno di Data Analytics ho a che fare con indagini statistiche, per questo motivo so che un costrutto così complesso come la sostenibilità ha esigenza di ritrovare riscontro nei dati. A tal proposito ho presentato un progetto basato sulla creazione di un’App interattivache permette di promuovere la cultura, sia pratica che teorica, dello sviluppo sostenibile tra gli studenti ma anche tra i docenti della Vanvitelli. Monitorando gli utenti è possibile valutare il successo dell’applicazione. Inoltre, potrebbe fungere da vetrina per i ricercatori del nostro Ateneo stimolando il corpo studentesco e docente a migliorare la ricerca del problema sostenibilità. Spero che comunque questa idea possa raggiungere anche un pubblico più ampio”. È la volta di Elena Landolfo, Corso di Laurea Triennale in Scienze biologiche, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari, Biologiche e Farmaceutiche (DiSTABiF). L’obiettivo del suo progetto: la riduzione degli sperperi come stile di vita. “Il mio progetto – illustra – si basa principalmente sul risparmio di materie prime, suolo ed energie sul rispetto dell’ambiente e sulla sostenibilità in generale. Ho proposto in merito varie iniziative, prima fra tutte quella del contenere il più possibile lo spreco alimentare. La parola d’ordine che ho utilizzato è riciclare ma un’altra soluzione sarebbe approvare sanzioni legislative contro chi non rispetta tale principio: ad esempio i ristoratori potrebbero addebitare un supplemento a coloro che lasciano quantità eccessive di cibo. Ciò porterebbe i consumatori ad ordinare in modo più consapevole e giusto. Ancora, si potrebbe partire proprio dall’educare i bambini a non sprecare cibo facendo ricorso alle scuole magari con tutta una serie di progetti costruttivi che rispondono ai bisogni reali di un ambiente. Stiamo andando incontro a vere e proprie catastrofi naturali, eventi che ormai sono fuori controllo. Dobbiamo sicuramente operare, in termini di comportamenti ecosostenibili, nel modo più consono possibile”. Ad esporre un altro piano di tutela ambientale è Roberto Cirillo, Corso di Laurea Magistrale in Management e Controllo, Dipartimento di Economia: “La mia idea è quella di brevettare un packaging ecosostenibile, prodotto attraverso il riutilizzo di fibre vegetali degli scarti agricoli, rivolto principalmente ad aziende che utilizzano imballaggi in plastica di piccole e medie dimensioni ad esempio per accessori elettronici. In questo modo si crea un’alternativa all’uso della plastica senza rinunciare alla resistenza, per ridurre l’impatto ambientale in un settore così ampio”.
In conclusione, un auspicio da parte del Rettore: “Ci auguriamo che tutti i buoni propositi degli studenti possano essere largamente recepiti per diffondere consapevolezza e per progettare la realizzazione di un mondo migliore. La nostra vita, la nostra salute parte dalla salute dell’ambiente. Che queste idee possano essere utilizzate in maniera concreta, perché il progresso deve andare avanti ma si può e si deve progredire soprattutto in un modo ecosostenibile”.
Giovanna Forino