Il progetto RECOPET, avviato in città nel mese di giugno da Corepla con il Comune di Palermo e Rap, arriva pure all’Università. Da ieri l’Ateneo di Palermo si è dotato di tre ecocompattatori per intercettare anche tra gli studenti le bottiglie per bevande in pet.
Ad inaugurare le tre “mangia plastica” posizionate rispettivamente in prossimità dei Dipartimenti di Ingegneria, Architettura, Economia e la Residenza Santi Romano, il Rettore Massimo Midiri, il Direttore Generale Roberto Agnello, il presidente della Rap Giuseppe Todaro e il referente delle raccolte selettive del Consorzio Corepla Marco Fichicelli.
Presenti anche Gaspare Viviani, consulente del Rettore per le politiche ambientali in materia di gestione dei rifiuti di Ateneo, Giuseppe Norata, funzione professional, responsabile Ambiente e sostenibilità Unipa, Giuseppe Di Fiore, Area Edilizia, servizio tecnico e sostenibilità, e il dirigente delle Raccolte differenziate Rap Ludovico Martellucci.
«Si tratta di un’iniziativa importante per il nostro Ateneo già impegnato da tempo in azioni, progetti e campagne di sostenibilità ambientale, di transizione ecologica e di difesa della natura – sottolinea il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo Massimo Midiri – I nostri studenti, ma anche tutta la comunità accademica e amministrativa, potranno effettuare una corretta raccolta differenziata di bottigliette e contenitori d’acqua, di succhi di frutta e di bibite di vario genere accumulando, allo stesso tempo, punti utili per poter usufruire di convenzioni, sconti e iniziative da sfruttare in diversi ambiti d’interesse: dallo sport all’informatica. Un ulteriore passo verso un Ateneo sempre più green, grazie alla destinazione di una maggiore quota d’investimento di risorse e mezzi, attento a rafforzare e a diffondere la conoscenza sulle principali sfide ambientali e climatiche del nostro tempo».
«Questa iniziativa – spiega il Direttore Generale dell’Università degli Studi di Palermo Roberto Agnello – si inserisce in un percorso più ampio di gestione del ciclo integrato dei rifiuti e conferma l’interesse che l’Università di Palermo rivolge a progetti che guardano alla tutela e alla difesa dell’ambiente. Progetti che fanno parte degli obiettivi prioritari di questa Governance. La cultura del recupero, del riciclo e del riuso intercetta una nuova sensibilità, sempre più diffusa tra gli studenti, che il nostro Ateneo vuole sostenere e sorreggere aiutando a sviluppare iniziative innovative e sostenibili».
«La raccolta differenziata – aggiunge il presidente di Rap Giuseppe Todaro – è ormai un percorso obbligato per difendere e preservare l’ambiente che ci circonda. Ma questa è una sfida che possiamo vincere solo se lavoriamo tutti insieme. Anche per questo voglio ringraziare l’Ateneo, che già si impegna a 360 gradi in questo senso, e invito tutti gli altri enti a unirsi a noi. Assieme all’Amministrazione comunale e ai consorzi di filiera, compreso Corepla, la Rap sta organizzando sul territorio diversi incontri e campagne di sensibilizzazione per coinvolgere sempre più persone e rendere la raccolta differenziata un’abitudine quotidiana per tutti. Smaltire correttamente i rifiuti non è solo un atto di civiltà, ma un investimento per il futuro di Palermo».
Il progetto Recopet è stato avviato da circa un anno. «Ci stiamo impegnando tantissimo – spiega Marco Fichicelli, referente delle raccolte selettive del Consorzio Corepla – per rispettare gli obiettivi imposti dall’Unione Europea, sempre più ambiziosi, ovvero di raggiungere il 90% di bottiglie in pet avviate a riciclo. Vogliamo affiancare il sistema della raccolta differenziata, che già funziona, per intercettare quelle bottiglie che finiscono nell’indifferenziato. Abbiamo investito nella città di Palermo per cercare di trovare un sistema incentivante per i cittadini e far conferire correttamente più bottiglie possibili. Abbiamo già raccolto oltre un milione di bottiglie grazie ai 32 ecocompattatori già installati, adesso l’obiettivo è di superare i 40».