L‘Università degli Studi di Cagliari è partner del progetto Erasmus+ HEARTS (Higher Education Action Response for Trauma Support), nato con l’obiettivo di studiare e sperimentare strategie innovative per la promozione del benessere mentale nelle università.
Insieme a UniCA fanno parte del progetto: l’Universitat Autonoma de Barcellona, l’Istituto Universitario de Lisboa, l’Università Tà Malta, il Consorzio per la ricerca e l’Educazione Permanente di Torino e l’International Union for Health Promotion and Education (Francia).
La comunità universitaria sta affrontando sfide significative: l’aumento dei suicidi tra i giovani, la recente pandemia, la violenza sessuale e di genere, le migrazioni forzate dovute alle guerre. Il progetto di ricerca HEARTS, di durata triennale, nasce dall’esigenza di dare risposte concrete. Nello specifico, mira a promuovere il benessere mentale nelle Università attraverso il miglioramento della qualità della prevenzione e del supporto del trauma, la promozione e l’inclusione di gruppi vulnerabili, la creazione di ambienti di apprendimento inclusivi che favoriscono l’equità e l’uguaglianza, l’indagine dei bisogni comuni tra le università europee e il rafforzamento della cooperazione transnazionale tra le stesse. Diverse le metodologie utilizzate, tutte basate sulla Carta di Okanagan (la carta internazionale per le Università promotrici di salute).
Lo scorso giugno, i partner del progetto HEARTS si sono incontrati per quattro giorni a Torino. È stato il primo incontro in presenza del progetto. Durante le giornate ciascun partner ha presentato e condotto un workshop con l’obiettivo di condividere metodologie e riflessioni. Tra gli argomenti chiave che sono stati affrontati è emersa l’interculturalità, il ruolo dei professionisti universitari in gruppi diversi, le politiche inclusive delle nostre istituzioni e le politiche di promozione della salute. Sono stati anche sperimentati metodi che combinano le arti, come il teatro e la fotografia, per affrontare i temi chiave del progetto HEARTS.
I referenti del progetto per l’Università degli Studi di Cagliari sono Alessandra Mereu, Claudia Sardu e Paolo Contu, docenti afferenti al dipartimento di Scienze mediche e sanità pubblica.