È ritornata in presenza la manifestazione di orientamento universitario promossa da Ateneapoli con l’Università Federico II e la collaborazione degli Atenei campani. In oltre 100 incontri la presentazione dell’ampia offerta formativa regionale
UNIVexpò torna in presenza! Oltre 34 mila gli studenti delle classi quarte e quinte degli istituti scolastici campani in visita nelle mattinate del 16, 17 e 18 novembre, presso il Complesso Universitario di Monte Sant’Angelo, per la ventisettesima edizione della ormai nota manifestazione regionale di orientamento universitario. La kermesse è stata organizzata, come di consueto, dal quindicinale di informazione universitaria Ateneapoli con l’Università Federico II, in collaborazione con gli Atenei Luigi Vanvitelli, L’Orientale, Suor Orsola Benincasa, Parthenope e con la Scuola Superiore Meridionale. Ad accogliere maturandi e maturande, uno spazio espositivo su più piani con una dozzina di stand informativi afferenti ai singoli Atenei e alle realtà che vi gravitano intorno, come il Centro Sinapsi e il Centro Universitario Sportivo. Tre giorni all’insegna dell’informazione, 28 aule allestite in cui si sono tenuti oltre 100 incontri con docenti e orientatori. UNIVexpò accompagna da anni i futuri studenti e studentesse alla scoperta dell’Università, ponendosi su un doppio binario. Da un lato, con un orientamento più ‘tecnico’, incentrato su modalità di accesso ai Corsi, piani di studio, curricula, stage e tirocini, internazionalizzazione, sbocchi occupazionali. Dall’altro con un indirizzamento ‘esperienziale’, spontaneo, che trova la sua forza nella condivisione delle scelte di vita e di studio dell’orientatore stesso. Perché tutto concorra a quella che, probabilmente, è la decisione più difficile e importante del proprio futuro: chi si vorrà essere domani. E se in una società così affollata e vorticosa, probabilmente, seguire le proprie passioni non basta; tuttavia è da qui che i relatori suggeriscono di far scaturire le prime riflessioni. Per poi documentarsi, sviscerare anche quelle offerte che sembrano più lontane dai propri interessi, rischiare e uscire dal seminato delle professioni tipicamente considerate più solide o remunerative. E una volta messo piede all’Università? Il consiglio è sempre lo stesso: viverla. Seguire le lezioni, rapportarsi con i colleghi, partire per un Erasmus, stringere legami con i docenti, coltivare interessi extra-curriculari. Il mondo delle professioni, non bisogna dimenticarlo, è fatto di persone che, nel proprio lavoro, appongono l’impronta della forma mentis che hanno acquisito durante gli studi universitari, quella forma mentis destinata a diventare una bussola nel mare in tempesta che, talvolta, può essere la vita.