L’impatto della ricerca e dell’Intelligenza Artificiale sulla salute e sulla riduzione delle disuguaglianze è il tema al centro dell’incontro promosso dall’Università Statale di Milano con Arexpo S.p.A, Bracco S.p.A. e IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio, nell’ambito della MIND Innovation Week, la settimana dedicata all’innovazione che torna, dal 5 all’11 maggio, nel distretto milanese, con un ricco palinsesto di eventi, laboratori, talk e momenti di networking intorno ai grandi temi del nostro tempo.
L’incontro “Le frontiere della salute tra Intelligenza Artificiale e riduzione delle diseguaglianze”, aperto dai saluti di Alberto Mina, direttore Relazioni Esterne di Arexpo e presidente di Fondazione Innovazione e Trasferimento Tecnologico (FITT), si tiene alle ore 11 presso la Social Innovation Academy di MIND (via Cristina Belgioioso 17) ed è articolato in due tavole rotonde moderate da Luca Tremolada, giornalista del Sole 24 Ore.
“Tecnologia e salute: applicazioni della AI in ambito sanitario” è il titolo della prima tavola rotonda in cui studiose/i ed esperte/i dell’Università degli Studi di Milano e dell’ IRCCS Ospedale Galeazzi- Sant’Ambrogio esamineranno le direzioni verso cui la sanità italiana è chiamata a evolvere nei prossimi anni grazie all’introduzione dell’intelligenza artificiale che sta cambiando le prospettive del sistema della medicina territoriale, consentendo anche una gestione da remoto del percorso di cura, una condivisione dei dati sistematizzati dei pazienti, oltre che innovazioni d’avanguardia per la medicina chirurgica.
La seconda tavola rotonda, invece, è dedicata al tema “AI per la riduzione delle disuguaglianze sociali“: si discuterà con Fondazione Bracco e Human Hall – l’hub scientifico dell’Università degli Studi di Milano – di una nuova dimensione della medicina che studia l’influenza del sesso e del genere sullo stato di salute di ogni persona e sull’accesso alle cure e dell’uso positivo dell’intelligenza artificiale, specialmente nel settore della diagnostica per immagini. La tavola rotonda sarà anche l’occasione per raccontare le buone pratiche tecnologiche che consentono il contrasto delle discriminazioni e la promozione dell’inclusione sociale. L’Università degli Studi di Milano ha allo studio, infatti, l’utilizzo del sistema NOME, attraverso cui è possibile analizzare documenti e atti amministrativi per individuare termini contrari alle linee guida antidiscriminatorie. L’intelligenza artificiale permetterà così di capire come e dove intervenire per supportare l’adozione di un linguaggio inclusivo.