Un Ateneo impegnato nel proprio ruolo di responsabilità sociale, che garantisce sostegno a iniziative e progetti dedicati a persone in condizioni di marginalità e fragilità. È in questo ambito che assumono ancora più valore le iscrizioni al nuovo anno accademico del Polo universitario penitenziario, creato dall’Università degli studi di Bergamo in favore delle persone in stato di detenzione.
Gli studenti detenuti, sono saliti da 4 a 12, triplicando la componente studentesca interessata. Un numero contenuto rispetto ad altre esperienze italiane ma da contestualizzare nel quadro delle specificità dell’istituto Don Resmini che, in quanto casa circondariale, è per lo più destinato a coloro che sono in misura cautelare, non dunque che stanno scontando una pena definitiva ma sono detenuti in attesa di giudizio.
Tra i 12 studenti, 2 sono donne e 10 sono maschi. I corsi di laurea prescelti sono Economia Aziendale, Giurisprudenza, Diritto per l’impresa nazionale e internazionale, Filosofia, Psicologia, Scienze dell’educazione, Ingegneria delle tecnologie per l’edilizia.
Il primo laureato del Polo universitario penitenziario sarà proclamato a dicembre, e continuerà a essere uno studente universitario in quanto si è iscritto a uno dei corsi di laurea magistrale promossi dall’Ateneo.