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I sabati della Bioarcheologia: riprendono gli incontri e i laboratori per valorizzare il patrimonio archeologico e antropologico della provincia di Varese

Nell’ambito del progetto «I percorsi della Bioarcheologia», organizzato dal Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita e finanziato dal bando Emblematici provinciali 2019, si rinnova l’impegno per la divulgazione scientifica e la valorizzazione dei siti archeologici del territorio

Dopo le attività svolte a San Biagio in Cittiglio, Sant’Agostino in Caravate e nella cripta del convento di Azzio, il progetto si arricchisce con l’inclusione di un nuovo sito: la chiesa dei Santi Primo e Feliciano di Leggiuno.

«I sabati della Bioarcheologia» è il titolo degli incontri che mirano a coinvolgere la comunità locale e i visitatori interessati, promuovendo la conoscenza dei beni archeologici e antropologici della provincia di Varese e sostenendo un turismo culturale di prossimità.

In particolare sabato 19 ottobre dalle 10.30 alle 12.30, a Caravate, si terrà un laboratorio di antropologia fisica rivolto alla popolazione, che potrà cimentarsi in prima persona nella riscoperta del patrimonio storico e culturale locale. I partecipanti avranno l’opportunità di osservare e analizzare da vicino i reperti ossei provenienti dai siti della provincia, sotto la guida degli esperti antropologi dell’Università dell’Insubria.

Le visite guidate saranno accompagnate dalla presentazione dei risultati delle ricerche condotte dal team scientifico del progetto e illustreranno la piena valorizzazione bioarcheologica e storica dei siti, con un approfondimento sulle antiche aree cimiteriali e i reperti studiati.

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