Si terrà mercoledì 17 luglio, al Campus di Baronissi dell’Università di Salerno, il kickoff meeting di «Sepsot-Code», un progetto finanziato con circa 2,5 milioni di euro dal Partenariato esteso Pnrr Inf-Act. Capofila del progetto è l’Università dell’Insubria, con il professor Nicasio Mancini del Dipartimento di Medicina e Innovazione Tecnologica come responsabile scientifico.
L’evento segna l’inizio di una collaborazione che coinvolge numerosi partner clinici e di ricerca a livello nazionale. Grazie all’impegno dei professori Gianluigi Franci e Pasquale Pagliano, responsabili scientifici per l’Università di Salerno, il progetto «Sepsot-Code» prenderà ufficialmente il via.
I lavori saranno introdotti dal prorettore Carmine Vecchione e dal direttore del Dipartimento di Medicina chirurgia e odontoiatria dell’Università di Salerno professor Annibale Alessandro Puca. Durante il kickoff meeting, esperti provenienti da diversi istituti clinici e di ricerca si incontreranno per discutere le prime fasi operative del progetto. L’obiettivo è unire le competenze dei vari partner per affrontare in modo innovativo e integrato le infezioni legate ai trapianti di organo, sfruttando tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale.
L’evento rappresenta un’importante occasione per consolidare le sinergie tra i partecipanti e pianificare le attività future, culminando nella progettazione di un algoritmo per la previsione e la diagnosi rapida di sepsi nei pazienti con trapianto di organi solidi. Sarà inoltre un momento cruciale per definire le strategie di intervento e le modalità operative per la raccolta e l’analisi dei dati clinici e di laboratorio.
Il Partenariato esteso coinvolge, l’Asst Grande ospedale metropolitano Niguarda di Milano, l’Azienda ospedaliera-universitaria Pisana, l’Università di Trieste, l’Azienda ospedaliera «Antonio Cardarelli» di Napoli e la società Alpha Ivd S.p.a. e il Centro di Ricerca di genomica per la salute. Questa rete di collaborazione mira a creare una banca dati centralizzata che permetterà di identificare e gestire tempestivamente le complicanze infettive nei pazienti trapiantati.