VeneToStars, la challenge europea che premia le soluzioni innovative basate su dati e tecnologie spaziali, ha visto quest’anno la vittoria del team Thermix, composto da studenti e studentesse di Sapienza in collaborazione con colleghi/e del Politecnico di Milano e dell’Università Bocconi. Questo progetto ha conquistato il primo posto ex aequo grazie alla sua visione avanguardista per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, con un’attenzione particolare ai borghi storici e alle aree circostanti, siti culturali di rilevanza internazionale. L’iniziativa Thermix ha infatti preso come caso pilota la zona intorno all’Arena di Verona.
Il progetto si avvale di dati spaziali, principalmente dell’osservazione della Terra (Earth observation), supportati da un motore di intelligenza artificiale, per fornire informazioni “personalizzate” sui tetti degli edifici nelle aree target. Questo approccio non solo migliora la classe energetica degli edifici, ma contribuisce anche alla riduzione delle emissioni di CO2, allineandosi con l’obiettivo dell’Ue di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Il patrimonio edilizio europeo, in gran parte costruito prima degli anni ’60, presenta una bassa protezione termica e un’alta dispersione energetica. Questo rende gli edifici antichi una significativa fonte di emissioni di CO2. In Italia, il settore energetico è responsabile dell’80% delle emissioni di gas serra, di cui il 25% sono legate alle aree residenziali. Thermix affronta questo problema utilizzando l’interpolazione di dati da diversi fornitori aerospaziali, alimentata dall’intelligenza artificiale, per analizzare l’efficienza energetica attraverso immagini multispettrali. Questo permette di fornire raccomandazioni su misura per la transizione energetica, la riduzione delle emissioni di CO2 e il miglioramento della classe energetica degli edifici.
L’iniziativa Thermix non si concentra solo sull’efficienza energetica, ma anche sugli impatti ambientali e sociali legati all’urbanizzazione e ai cambiamenti climatici. Tra questi, il disagio termico e l’aumento della mortalità dovuta ai colpi di calore, gli effetti sul ciclo dell’acqua a causa delle superfici impermeabili, le conseguenze negative sull’equilibrio degli habitat urbani, l’aumento delle emissioni di gas serra, lo smog foto-chimico e l’incremento del consumo energetico dovuto all’aumento delle temperature.