L’involucro, frutto del brevetto di inventori Unict e Meridionale Impianti, può trovare applicazioni in padiglioni espositivi adattivi off-grid, sistemi architettonici adattivi di facciata per edifici e coperture leggere di spazi aperti in aree archeologiche
Un componente autosufficiente energeticamente e adattabile a svariate applicazioni quali le schermature per ambienti costruiti o la copertura di aree di sosta esterne.
Si chiama KREO, acronimo di Kinetic Responsive Envelope by Origami, ed è un dispositivo cinetico per l’architettura leggero e stand-alone.
Un brevetto – firmato dagli inventori Vincenzo Sapienza, Angelo Monteleone e Gianluca Rodonò dell’Università di Catania e da Fabio Giusa della Meridionale Impianti SpA – frutto di uno studio su componenti innovativi costituiti da materiale composito in cui inglobare sistema fotovoltaici ad alta efficienza.
“Lo scopo è quello di realizzare involucri architettonici adattivi, in grado di adattarsi alle esigenze degli utenti variando le proprie prestazioni – spiega il prof. Vincenzo Sapienza, ordinario di Architettura tecnica al Dipartimento di Ingegneria civile e architettura dell’Università di Catania -. L’involucro è quindi capace di assumere configurazioni diverse grazie ad un sistema informatizzato di attuatori ed alimentato dalle celle fotovoltaiche integrate e può trovare applicazioni in padiglioni espositivi adattivi off-grid, sistemi architettonici adattivi di facciata per edifici e coperture leggere di spazi aperti in aree archeologiche”.
Il materiale base è caratterizzato da tessuto di rinforzo in fibra di canapa, fibra di vetro o di carbonio, e matrice elastomerica in EVA (Etelene Vinil Acetato) o SEBS (Stirene-Etilene-Butilene-Stirene), mentre la tecnologia fotovoltaica si basa sull’uso di celle fotovoltaiche in silicio monocristallino flessibili ad alta efficienza.
L’adozione di un’intelligenza computerizzata basata su Arduino + Raspberry consente di supportare operazioni e funzionalità dinamiche automatizzate, come la regolazione della luce interna, la trasmissione dell’aria e del suono, il trasferimento di calore e il miglioramento della qualità dell’aria interna”.
Un involucro che si caratterizza per la leggerezza dell’intero dispositivo, la semplificazione delle componenti meccaniche, l’elevato grado di trasformabilità connessa al suo cinematismo, l’appeal estetico e grado di personalizzazione, l’autosufficienza energetica, la resistenza agli agenti atmosferici, la sostenibilità dei materiali utilizzati, la buona flessibilità, gli elevati livelli di efficienza e l’intelligenza computerizzata stand-alone per installazioni off-grid.
L’Italia dei Brevetti: invenzioni e innovazioni di successo
Kreo nei giorni scorsi è stato presentato a Palazzo Piacentini in occasione della mostra L’Italia dei Brevetti: invenzioni e innovazioni di successo, organizzata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per celebrare i 140 anni dalla fondazione dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi e i 550 anni della pubblicazione del primo Statuto dei Brevetti, promulgato dalla Repubblica di Venezia nel 1474.
L’iniziativa completa la trilogia di esposizioni dedicate alla proprietà industriale iniziata con Italia Geniale, dedicata al design, e proseguita con Identitalia, sui marchi del sistema Paese.
Alla cerimonia, oltre al ministro Adolfo Urso, hanno partecipato il viceministro Valentino Valentini e i rappresentanti delle aziende, enti e centri di ricerca partecipanti.
Una esposizione che racconta il passato e il presente attraverso l’impatto di oltre cento brevetti di invenzione industriale sulla società italiana e nel contesto internazionale mettendo a confronto diverse generazioni di creatori: quelli che agli albori depositavano individualmente le proprie invenzioni e quelli che oggi, sempre più, lavorano in team multidisciplinari all’interno di università, centri di ricerca e startup.
Nel percorso espositivo – aperto fino a marzo 2025 – il visitatore può trovare materiali originali estratti dagli archivi dei fascicoli brevettuali dell’Archivio di Stato e del Ministero e dagli attuali sistemi di gestione dei brevetti dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, ma anche documenti fotografici e multimediali, prodotti e prototipi.
Pezzi unici, attraverso cui il Mimit vuole evidenziare la varietà dell’attività inventiva italiana e la complessità dei processi di innovazione tecnologica in diversi settori produttivi del territorio, valorizzando un patrimonio industriale, progettuale e materiale di inestimabile valore per il Paese, fatto di storie di inventori di successo che hanno cambiato il modo di vivere.
Il percorso espositivo si articola su sette sezioni tematiche che accompagnano il visitatore e che spaziano dai brevetti dedicati alla mobilità a quelli per le infrastrutture e le energie rinnovabili, da quelli in materia di agricoltura e mare a quelli in materia di spazio e industria manifatturiera.
Ogni sezione comprende tre tipologie di invenzioni: Le radici dell’invenzione, dedicate ai brevetti storici ottenuti dalla fine dell’800 al 1980 circa; I rami dell’invenzione, incentrate sui brevetti che stanno accompagnando lo sviluppo delle nostre imprese; I germogli dell’invenzione, invenzioni che cambieranno in futuro il Paese e delle aziende.