HomeAtenei SudUniv. L'OrientaleUna giornata dedicata a Josef Čapek, intellettuale cecoslovacco ucciso dai nazisti

Una giornata dedicata a Josef Čapek, intellettuale cecoslovacco ucciso dai nazisti

In occasione dell’anniversario della morte e della presentazione di un suo importante volume, ‘Gli stivali del dittatore’ (In Transito, 2024), a Josef Čapek sarà dedicata una giornata celebrativa il 14 maggio a Palazzo du Mesnil dal titolo ‘Ibridazioni di immagini e parole’, da ricondurre alla natura poliedrica dell’intellettuale cecoslovacco morto per mano dei nazisti nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, nel 1945. L’idea è nata nell’ambito dell’insegnamento di Lingua e Letteratura ceca del Dipartimento di Studi Letterari, con il patrocinio del Consolato onorario della Repubblica Ceca a Napoli e del Centro Ceco Roma.

Con il libro che sarà presentato nell’occasione, lo scrittore, pittore a cavallo tra espressionismo e cubismo, nonché disegnatore, si collocò all’epoca della sua pubblicazione ai vertici della lista nera dei nazisti dopo l’occupazione della Cecoslovacchia. “Parliamo di un volume satirico in cui l’autore usa ciò che meglio conosce, ovvero l’elemento pittorico-illustrativo e le parole”, spiega la prof.ssa Tiziana D’Amico, curatrice della giornata assieme al prof. Andrea De Carlo. “Il racconto – spiega – si sviluppa sul codice visuale e verbale ed esce nel 1937, assieme ad una raccolta di vignette satiriche, intitolata ‘All’ombra del fascismo’, in cui i soggetti sono Franco, Mussolini, Hitler e in generale l’espansione di autoritarismi e fascismi.

D’altronde Čapek era molto coinvolto nei dibattiti del tempo, in particolare su quanto accadeva in Cecoslovacchia e in Europa. E la sua posizione pubblica, così come le opere realizzate, hanno fatto sì che venisse arrestato dai tedeschi e portato prima in prigione e poi deportato nel campo di concentramento dove morirà”. In Italia, è poco conosciuto: “Come scrittore in parte, perché è stata pubblicata la sua opera più famosa ‘L’ombra della felce’ da Poldi Libri, piccola casa editrice indipendente, e ‘Poesie dal campo di concentramento’ da Miraggi editori – prima di allora non aveva mai scritto in versi, tra l’altro”. In generale, racconta la docente, la “capacità di muoversi in diversi ambiti, tanto nella parola scritta che nell’immagine, ha reso complessa la mediazione della sua opera al di fuori dei confini culturali cechi.

Profili del genere, legati soprattutto all’avanguardia, sono aperti all’intero concetto di cultura in quanto tale, e farli conoscere tramite l’elemento della traduzione è sempre molto difficile. Per questo l’idea della giornata è offrire diversi spunti di questa molteplicità di Čapek”. Sugli ospiti: “Federica De Rosa toccherà il profilo del pittore a cavallo tra espressionismo e avanguardia, per esempio. Ci sarà Alena Pomajzlová, che sta curando la pubblicazione dell’intera opera visuale dell’intellettuale.

Klára Kudlová si sposterà più verso la dimensione teatrale – la produzione che noi conosciamo del fratello Karel, più noto, è in buona parte il risultato di una collaborazione tra i due, soprattutto dal punto di vista scenografico e del codice visuale. Tamara Mykhaylyak introdurrà il volume già citato e la figura di Čapek come critico che usa la satira per smantellare e svelare le dinamiche del discorso autoritario e fascista. E attorno a tutto questo contributo si articolerà poi la tavola rotonda con Daniele Barbieri, Alessandro Scarsella e Luca Sanfilippo sul rapporto tra immagine e parola nell’oggetto libro”.

In conclusione verrà proiettato Pošťácká pohádka, il racconto del postino (20’, ceco, sott. italiano), un cortometraggio animato del 1961 tratto da una fiaba di Karel Čapek e illustrata da Josef Čapek, che rientra nella raccolta ‘Le nove favole’, proprio di Karel.
Claudio Tranchino
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Ateneapoli – n. 8 – 2025 – Pagina 37

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