Alla sua quarta edizione il Laboratorio di Metodi di analisi economica, rivolto agli studenti Magistrali del Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche, rappresenta un’occasione formativa altamente applicativa, che fornisce competenze nell’analisi empirica. L’obiettivo è “mostrare come applicare i principali strumenti di analisi econometrica per l’identificazione di effetti causali su temi rilevanti di economia e finanza”, spiega il prof. Lorenzo Pandolfi.
Il percorso didattico introdurrà gli studenti ai temi più innovativi della letteratura economica contemporanea: “Presentiamo una serie di topic alla frontiera della ricerca, dall’economia dei flussi migratori all’economia del crimine, gli effetti del salario minimo sull’occupazione e le scelte di consumo e risparmio delle famiglie”, sottolinea il docente. Una parte centrale del Laboratorio, dopo un’analisi della letteratura più recente, è dedicata all’approfondimento di un paper scientifico rilevante “lo analizziamo nel dettaglio e lo replichiamo insieme utilizzando Stata. Gli studenti imparano così a usare il software e a riprodurre i risultati degli articoli, acquisendo familiarità con la ricerca empirica”.
Gli studenti sviluppano, poi, “un piccolo progetto di ricerca originale, che prevede raccolta e pulizia dati, analisi e presentazione dei risultati”. In molti casi, questi progetti costituiscono anche la base di “un possibile lavoro di tesi”. Il docente sottolinea il valore formativo dell’iniziativa: “È un’occasione utile per rimanere aggiornati su temi cruciali per un economista, che spesso non trovano spazio nei corsi standard a causa dei tempi limitati”.
Permette inoltre agli studenti di maturare una competenza essenziale per la professione economica: “L’obiettivo non è solo saper usare Stata, ma imparare ad affrontare in autonomia qualsiasi lavoro empirico”. Capire per esempio se una riforma del mercato del lavoro incida davvero sui salari, o se un intervento di welfare modifichi il comportamento delle famiglie, richiede infatti tecniche specifiche: “Non basta osservare correlazioni: serve saper rispondere a una vera domanda causale”.
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Ateneapoli – n.19-20 – 2025 – Pagina 18

