Condividere i recenti progressi e le scoperte nel campo della ricerca chirurgica e odontoiatrica e identificare nuova opportunità di ricerca e sviluppo. È stato questo l’obiettivo del primo simposio internazionale delle Scuole di dottorato in Scienze chirurgiche e cardiovascolari di Verona, Graz, Zunyi e Shenzen tenutosi venerdì 24 maggio, dalle 9 alle 13, nell’aula magna De Sandre del Policlinico Rossi di Borgo Roma.
L’incontro ha rappresentato il primo evento frutto dell’accordo di cooperazione quinquennale tra l’università di Verona e le università cinesi di Shenzen e Zunyi, con cui il rettore Pier Francesco Nocini ha firmato un accordo di collaborazione proprio nella mattinata di giovedì 23 maggio a Palazzo Giuliari
“L’accordo tra l’università di Verona e le università cinesi di Shenzen e Zunyi – ha spiegato il magnifico rettore Pier Francesco Nocini – nasce per promuovere l’innovazione e la collaborazione nel campo delle scienze mediche e dentali e rappresenta, allo stesso tempo, il consolidamento dei legami tra le nostre comunità scientifiche che vogliono rafforzare uno scambio che vada oltre la pura conoscenza tecnica. Ogni relazione, ogni progetto condiviso e ogni nuova scoperta che nascerà da questa sinergia conferma il valore della cooperazione internazionale che è, per il nostro Ateneo, la chiave per affrontare le sfide globali della salute”.
“L’obiettivo – ha aggiunto Daniele De Santis, presidente del corso di laurea magistrale in Scienze delle professioni sanitarie tecniche e assistenziali e coordinatore dell’evento – è quello di creare una rete internazionale di eccellenza nella ricerca chirurgica e odontoiatrica, favorendo scambi culturali e scientifici, nonché la condivisione di conoscenze e risorse Dottorande e dottorandi dell’ateneo veronese avranno l’opportunità di recarsi nelle università partner in Cina per attività di ricerca e formazione, e di accogliere i dottorandi cinesi presso la nostra università per favorire un reciproco arricchimento scientifico e culturale.
Nel corso della mattinata si è discusso di diversi progetti spaziando dalla rigenerazione ossea in pazienti odontoiatrici, alla guarigione delle ferite, alla chirurgia minimamente invasiva. Presentati, inoltre, progetti riguardanti l’utilizzo di tecnologie digitali, quali scanner e stampanti 3D per la progettazione e la realizzazione di protesi personalizzate e interventi chirurgici più precisi, e la chirurgia implantare robotica per migliorare la precisione e l’efficacia degli interventi implantari.
E’ stato dedicato poi uno spazio per discutere dell’implementazione di protocolli di telemedicina per migliorare l’accesso alle cure e la gestione dei pazienti a distanza, nonché l’odontoiatria digitale per ottimizzare la diagnosi e il trattamento attraverso l’uso di tecnologie avanzate.
Oltre a Daniele De Santis, sono intervenuti Andrea Ruzzenente, presidente del collegio dei docenti del dottorato in Scienze chirurgiche e cardiovascolari, e Giovanni Battista Luciani, direttore del dipartimento di Cardiochirurgia dell’Azienda ospedaliero universitaria integrata e membro del comitato didattico. Parteciperanno, inoltre Wu Jun del primo ospedale affiliato all’università di Shenzen, Deng Chengliang e Wang Siwei dell’università medica di Zunyi ,e Payer Michael dell’università medica di Graz. Presenti in qualità di moderatori il presidente del corso di laurea in Odontoiatria e protesi dentaria, Massimo Albanese, la docente del dipartimento di Scienze chirurgiche, odontostomatologiche e materno-infantili Ilaria Dal Prà e Riccardo Nocini del reparto di Otorinolaringoiatria del dipartimento Testa-Collo dell’Aoui di Verona.