Due ricercatrici del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell’Ateneo friulano – Marilisa Alongi, di Pontebba, e Sofia Melchior, di Coseano – sono state premiate a Bari nell’ambito dell’assemblea annuale della Società Italiana di Scienze e Tecnologie Alimentari (SISTAL). Marilisa Alongi ha vinto la terza edizione del Premio Fondazione Roberto Massini, conferito dalla Fondazione in collaborazione con SISTAL: si è distinta per l’attività di ricerca sullo sviluppo di alimenti funzionali, ossia alimenti con proprietà benefiche e protettive per l’organismo, valutando gli effetti di tecnologie convenzionali e innovative. Nel suo percorso scientifico Alongi si è occupata anche della durabilità degli alimenti (shelf life), dell’utilizzo di sottoprodotti, e della riduzione dello spreco alimentare. È la seconda volta, su tre edizioni, che questo riconoscimento, del valore di 1.500 euro, viene conferito a una ricercatrice del gruppo di Tecnologie Alimentari dell’Università di Udine.
Sofia Melchior ha vinto invece la quarta edizione del Premio SISTAL per giovani ricercatori, promosso dalla Società Italiana di Scienze e Tecnologie Alimentari: si è aggiudicata un finanziamento da 2 mila euro per una proposta di progetto di ricerca sulle potenzialità tecnologiche dei microorganismi probiotici vivi nei prodotti alimentari (“Drawing the vail from the active structuring role of viable probiotic cells in food products”). La ricercatrice friulana indagherà l’effetto di questi microrganismi sulla struttura e sugli effetti benefici degli alimenti che li contengono. Anche in questo caso è la seconda volta, su quattro edizioni, che il premio viene conferito a una ricercatrice del gruppo di Tecnologie Alimentari dell’Università di Udine.
«È con grande soddisfazione – afferma Lara Manzocco, docente di Tecnologie Alimentari del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell’Ateneo – che vediamo nuovamente riconosciuti dalla comunità scientifica nazionale il valore delle nostre attività di ricerca e l’impegno nella formazione di giovani ricercatrici e ricercatori capaci di accogliere con entusiasmo le attuali sfide del settore».