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A lezione di digital marketing

Il Dem, in collaborazione con Würth Italia, ha proposto un workshop su analisi dei dati, business intelligente e soft skills

Questa è la storia di un piccolo e riuscito partenariato didattico tra l’Università di Trento e un’importante impresa del territorio. I protagonisti dell’iniziativa sono, da una parte, gli studenti e le studentesse del corso in “Sistemi informativi aziendali” del professor Diego Ponte, e, dall’altra, i professionisti e le professioniste di Würth, leader mondiale nella distribuzione di prodotti e sistemi per il fissaggio e il montaggio. Un’esperienza che ha contribuito a costruire un ponte tra due mondi – quello accademico e quello delle imprese – e a generare vantaggi e soddisfazione per tutti gli attori coinvolti.

«La collaborazione con Würth Italia – spiega Diego Ponte, docente del Dipartimento di Economia e Management – si pone in continuità con altre proposte di didattica innovativa inserite all’interno del mio corso, in particolare con il Cybersecurity game che si è svolto lo scorso aprile». Grazie al supporto di Würth, Ponte ha organizzato un workshop di marketing digitale incentrato sul tema degli strumenti di supporto all’analisi dei dati. Il workshop si è svolto in due giornate a maggio e ha visto la partecipazione di circa settanta studenti e studentesse.

Durante il primo incontro, i professionisti di Würth hanno presentato l’azienda e fornito alcune informazioni in merito a Google Looker, una piattaforma di business intelligence che consente di esplorare, analizzare e condividere in modo collaborativo grandi volumi di dati. Spiega Ponte: «Looker è comunemente utilizzato nei contesti aziendali per creare dashboard interattive, tabelle e report personalizzati utili a supportare il processo decisionale e strategico. Saper utilizzare uno strumento di raccolta, analisi e rappresentazione dei dati è quindi una competenza molto importante in prospettiva lavorativa. E il modo migliore per acquisire questa abilità è sperimentare in prima persona, mettendosi alla prova in una situazione che simuli le reali esigenze di un’azienda». Gli studenti e le studentesse sono quindi passati dalla teoria alla pratica e, suddivisi in piccoli gruppi di tre persone, hanno elaborato una dashboard di Google Looker a partire dai dati reali forniti da Würth.

Nel corso della seconda giornata, i gruppi hanno avuto l’occasione di presentare i propri progetti, ricevendo una valutazione da parte degli esperti dell’azienda. Al termine delle presentazioni, Würth ha illustrato il proprio punto di vista e consegnato a ragazzi e ragazze un breve elenco di ‘dos and don’ts’ della Data Visualization. «Fare una presentazione in pubblico, in presenza, è un’opportunità straordinaria per sviluppare e rafforzare diverse soft skills», commenta Ponte. «I gruppi hanno lavorato con impegno e creatività. È stato individuato anche il progetto migliore di tutti, ma il gruppo che lo ha ideato non ha ricevuto un premio, solo una simbolica ‘pacca sulla spalla’. Non si trattava di una gara, ma di un workshop ideato per arricchire il percorso di studi e accorciare le distanze con il mondo del lavoro».

La soddisfazione per questo tipo di esperienza traspare anche dalle parole di Manuela Ronghi, People Experience Manager in Würth Italia. «Dal punto di vista dell’azienda, le iniziative di partenariato didattico con l’Università di Trento rappresentano un’opportunità preziosa per intercettare studenti e studentesse, e avviare con loro un’azione di employer branding. Abbiamo presentato l’azienda e le sue professionalità, colmando quel gap di conoscenza che spesso c’è tra chi studia e il mondo del lavoro».
In questo senso, il coinvolgimento di Würth nell’ambito della didattica è stata una prima occasione di contatto tra studenti e azienda e può essere visto come uno dei modi in cui l’università esercita il proprio compito di facilitatore della transizione dei giovani al lavoro. Prosegue Ronghi: «Come Würth abbiamo partecipato alla Career Fair organizzata dall’Università di Trento lo scorso del 15 maggio. In quell’occasione si sono presentati al nostro stand alcuni studenti del workshop e con loro abbiamo parlato di opportunità di tirocinio e di lavoro. Sono arrivati lì per scelta, con le idee chiare, e questo per noi è importante, perché ci siamo fatti conoscere come possibili datori di lavoro».

Considerata la soddisfazione di tutti protagonisti, il workshop non si fermerà alla prima edizione. Ne è convinto Diego Ponte, che spiega: «La volontà è quella di proporre altre esperienze simili, per arricchire i percorsi didattici e raccordare il mondo universitario con quello delle imprese».

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