Quest’anno è stata l’Università di Parma a ospitare la parte in presenza del Blended Intensive Programme Global Health Challenge, coordinato da Unipr e organizzato con l’Università di Helsinki, l’Università cattolica di Leuven e l’Università di Paris-Saclay.
L’edizione di quest’anno, la seconda, ha coinvolto 23 studentesse e studenti dei quattro Atenei ed è stata dedicata alla sostenibilità nel settore farmaceutico (Sustainability in Pharmaceutics), per sottolineare l’importanza di questo tema a ogni livello nelle politiche europee. A questo proposito, specialiste e specialisti dell’argomento hanno condiviso esempi concreti di sostenibilità nel campo farmaceutico, ampliando e rafforzando le competenze delle partecipanti e dei partecipanti.
Durante la parte on line, che si è svolta nel mese di maggio, le partecipanti e i partecipanti hanno utilizzato e migliorato le loro soft skills, come la gestione di progetti, l’organizzazione del budget e la comunicazione e il lavoro di gruppo, grazie agli insegnamenti di alcune/i esperte/i del settore.
Nella parte in presenza all’Università di Parma, che si è conclusa nei giorni scorsi, alle sessioni di studio in aula si sono affiancate visite ad aziende come Davines e Chiesi Farmaceutici, eccellenze mondiali nel settore cosmetico e farmaceutico, che con grande disponibilità hanno accolto studentesse e studenti del BIP.
I risultati del lavoro condotto sono stati presentati davanti a una commissione composta da figure di rilievo in ambito accademico e industriale: Isabella Pignatone, Site Director a GSK, Sergio Ricci, Managing Consultant, e Paolo Colombo, Professore emerito di Tecnologia farmaceutica all’Università di Parma.
L’iniziativa è stata organizzata da docenti del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco: Stefano Bruno, Silvia Pescina, Marco Pieroni (coordinatore), Fabio Sonvico e Ilaria Zanotti
I BIP sono strumenti di internazionalizzazione su cui l’Ateneo sta puntando con determinazione. Transnazionali e transdisciplinari, consentono a studentesse, studenti e docenti di Paesi diversi di sperimentare esperienze altamente collaborative e metodi di insegnamento e apprendimento sfidanti e basati sulla ricerca.