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Roma Tor Vergata in sinergia per la salute, tra Italia-Africa

L’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo (AICS) in collaborazione con l’università degli studi di Roma Tor Vergata e la Comunità di Sant’Egidio, con la partecipazione di Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Istituto Superiore di Sanità, annunciano un evento dal titolo “Sinergie per la salute” che si tiene lunedì 9 settembre alle 9:30 presso la sede AICS di Roma, per la condivisione e discussione dei risultati di progetti significativi finanziati dall’ente in Africa nell’ambito del bando “5% del Global Fund per la Tubercolosi, AIDS e Malaria”.
 Tra gli scopi principali dell’incontro: un bilancio delle esperienze e delle conoscenze acquisite attraverso gli interventi realizzati, una riflessione sulle future direzioni della cooperazione internazionale in ambito sanitario, ma soprattutto un confronto sui risultati delle ricerche finanziate dal bando 5%, ma anche sfide e opportunità nel coinvolgimento delle università nei programmi di cooperazione sanitaria.

Tra gli interventi previsti da sottolineare quello del viceministro della Salute del Malawy, Dr. Halima Alima Daud, il Direttore di AICS, Marco Riccardo Rusconi, rappresentanti del Comitato Centrale del Global Fund di Ginevra, il professor Leonardo Palombi, rettore università di Nostra Signora del Buon Consiglio di Tirana e direttore scientifico del programma DREAM, il professor Giuseppe Turchetti della Scuola Superiore S’Anna di Pisa e il professor Stefano Orlando, del Dipartimento di Biomedicina e prevenzione dell’università degli studi di Roma Tor Vergata.
Da primo autore del progetto CHAO, uno dei progetti finanziati da AICS, dichiara riguardo queste iniziative: “Il progetto CHAO che abbiamo condotto in stretta collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio e Dream Sant’Egidio, grazie alla disponibilità del bando 5% del Global fund per la Tubercolosi, AIDS e Malaria, ci ha consentito di coinvolgere 25 strutture sanitarie in Kenya presso la Contea di Meru, per realizzare uno studio relativo alle comorbilità nei pazienti ambulatoriali affetti da HIV/AIDS.
Attraverso questo studio abbiamo cercato di aumentare le conoscenze sulle comorbidità e sui principali fattori di rischio nei pazienti affetti da HIV, affrontando l’urgente necessità di migliorare la comprensione e la gestione di queste condizioni.
I risultati dello studio CHAO ci hanno mostrato una significativa prevalenza di comorbidità e di fattori di rischio associati tra i pazienti con HIV. Lo studio ha coinvolto 1.051 pazienti con HIV+ in 25 cliniche della contea di Meru, Kenya. In particolare – sottolinea -, il 55,4% dei pazienti esaminati era affetto da altre condizioni, con il 36,9% che presentava una comorbilità aggiuntiva e il 18,5% che ne aveva più di una. Ciò sottolinea la necessità di approcci di cura integrati. Lo studio evidenzia che le malattie non trasmissibili e i fattori di rischio associati erano nettamente più diffusi (38,5%) rispetto alle malattie trasmissibili (14,9%) tra questi pazienti. Questa esperienza – conclude Orlando – si aggiunge a quelle di altri progetti come WeMen e Bridge the Gap, svolti in collaborazione con Sant’Egidio e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e che sono stati realizzati proprio grazie al bando 5% del Global Fund”.

Il progetto Bridge the gap, che ha visto la collaborazione dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, con la Comunità di Sant’Egidio e l’università degli Studi di Roma Tor Vergata, ha come obiettivo ridurre la disparità di genere nella lotta all’HIV/TB in Malawi. Implementato grazie al supporto dell’AICS, il progetto ha introdotto il modello “Special Day”, con servizi gratuiti dedicati agli uomini in quattro centri sanitari. Dal 2022 al 2024, ha coinvolto 3.636 uomini, migliorando l’accesso ai servizi sanitari e ha portato alla formulazione di indicazioni di policy e raccomandazioni per il governo e gli stakeholders per migliorare la salute degli uomini e delle loro partner.

Il progetto WeMen! Improving women’s access to healthcare system through men’s inclusion (Malawi), coordinato dall’università degli Studi di Roma Tor Vergata, ha beneficiato del contributo di AICS per migliorare la condizione e l’aderenza ai protocolli terapeutici delle donne HIV+ in Malawi, attraverso il potenziamento del coinvolgimento dei loro partners nei servizi sanitari per l’HIV / AIDS. Il programma ha coinvolto quasi 1500 soggetti e ha mostrato risultati estremamente incoraggianti.

Questa sinergia tra diverse istituzioni e paesi testimonia l’importanza della collaborazione internazionale e del supporto di AICS e del 5% Global Fund per affrontare sfide sanitarie globali.

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