È lo slogan scelto per raccontare un Ateneo-comunità che fa dell’internazionalizzazione, della qualità e dell’innovazione didattica i suoi punti di forza. Le novità dell’offerta formativa e un dottorato nazionale con oltre 30 istituzioni
“Your time, your place. Il tuo tempo. Il tuo spazio”. Questo il messaggio scelto per la campagna iscrizione 2023-2024 dell’Università degli Studi di Macerata. “Chi sceglie di studiare a Macerata si trova a vivere una realità ricca, accogliente e inclusiva, un ateneo che offre una stimolante vita universitaria. Vogliamo dare l’immagine di un’università certamente con una forte tradizione, ma che vuole rinnovarsi, in grado di attirare studenti a livello internazionale” ha spiegato il rettore John McCourt alla presentazione della campagna di comunicazione, che quest’anno porta la firma dell’agenzia di comunicazione Tonidigrigio. “Un messaggio – spiega il direttore e cofondatore Massimo Pigliapoco – prima di tutto basato sulle parole e le aspettative delle ragazze e dei ragazzi, sul loro desiderio di dialogo e rispetto, di spazio e tempo a misura di persona.
Una campagna che diventa il luogo della relazione tra studenti e ateneo; il tempo della vita universitaria del singolo e della collettività, e gli spazi – di studio, di aggregazione, di svago – in cui questa si realizza vengono pensati, sviluppati e vissuti assieme. L’offerta formativa e la didattica diventano parte di una crescita individuale e di comunità”.
Protagonisti sono studenti e studentesse di Unimc ritratti dalla fotografa jesina Francesca Tillio che ha già dimostrato in precedenti progetti artistici una particolare sensibilità nel raccontare gli adolescenti del ventunesimo secolo. “Amo lavorare con le persone e ho potuto curare la regia scegliendo la scenografia negli spazi di Macerata”, ha raccontato.
“Il tuo spazio come posto in cui studiare e come posto che potranno trovare nel mondo”, ha rilanciato la prorettrice alla didattica Claudia Cesari nell’illustrare un’offerta formativa “che accetta le sfide della modernità e della complessità”. Secondo l’ultima indagine Almalaurea, il numero dei laureati Unimc che si dichiarano soddisfatti del percorso di studio è superiore alla media nazionale: 92,6% contro il 90,5%. L’Ateneo offre 15 corsi di laurea triennale, due a ciclo unico e 15 magistrali, incentrati sulle aree umanistiche e delle scienze sociali. Un apprezzamento espresso anche dal nuovo presidente del Consiglio degli studenti Dario D’Urso, che però ha evidenziato la scarsa disponibilità di alloggi, anche da privati, per gli studenti e le difficoltà dei trasporti. “Collaboreremo con l’Ateneo e l’amministrazione comunale per rendere l’Università sempre più il nostro posto”, ha spiegato.
Nuovi corsi di laurea
Dal prossimo anno accademico sarà attivato il nuovo corso di laurea triennale in “Data Analysis per le Scienze sociali”, uno dei pochi del suo genere in Italia. La figura formata, quella del data analyst, è tra le più richieste nel mondo del lavoro perché utile in diversi settori: informatica e telecomunicazioni, istituti di credito e assicurativi, e-commerce, trasporti e logistica, aziende farmaceutiche, istituti di ricerca e Pubblica Amministrazione.
Il rinnovato corso di laurea triennale in “Mediazione linguistica per l’impresa internazionale e i media digitali” propone lo studio delle lingue straniere, europee ed extra-europee, inclusa la lingua dei segni italiana (LIS), adattate al mondo della promozione e del marketing in ambito internazionale, così come della progettazione per la valorizzazione e diffusione del patrimonio artistico-culturale.
Corso di dottorato di interesse nazionale
L’Università di Macerata sarà sede di uno dei venti dottorati di interesse nazionale, una novità a livello europeo, complementari ai dottorati tradizionali, progettati per contribuire al progresso della ricerca, anche attraverso il raggiungimento di obiettivi del Pnrr. “Teaching & learning sciences: inclusion, technologies, educational conta il più alto numero di centri di alta formazione e ricerca consorziati.
Per l’esattezza, sono coinvolti altri 32 Atenei (Università Cattolica del Sacro Cuore, Università “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara, Università del Molise, del Sannio di Benevento, della Basilicata, Campania “Luigi Vanvitelli”, di Bari Aldo Moro, di Cagliari, di Cassino e del Lazio Meridionale, Kore di Enna, di Foggia, di Messina, di Napoli Federico II, di Napoli “Parthenope”, Suor Orsola Benincasa di Napoli, di Padova, di Palermo, di Roma “La Sapienza”, Roma Tre, di Salerno, di Sassari, di Siena, di Urbino Carlo Bo, “Magna Grecia” di Catanzaro, “Mediterranea” di Reggio Calabria, del Salento, Europea di Roma, Università per stranieri di Perugia, Università per stranieri di Siena, della Calabria, di Trieste e di Firenze) e i due maggiori istituti di ricerca in questo campo, Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) e Indire (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educative).
Il corso sarà incentrato sui temi della ricerca educativa e della didattica, con una particolare attenzione all’inclusione alle nuove tecnologie, all’incontro e all’interazione tra didattica generale e didattica disciplinare, sia per l’area umanistica che per quella Stem. “Una sfida – ha sottolineato la prorettrice vicaria Catia Giaconi – che consentirà ai nostri studenti di beneficiare di una comunità di apprendimento nazionale e internazionale, con un’offerta di insegnamenti trasversali”. Sono previste 56 borse di dottorato, il bando sarà pubblicato entro luglio.