Presentazione a Careggi dell’accordo, fra Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, Azienda ospedaliero universitaria e Università degli studi di Firenze, per la collaborazione tra Medicina Legale, Autorità Giudiziaria e Ospedale: nelle attività investigative, di alta formazione, ricerca e supporto assistenziale dei pazienti vittime di reati.
L’evento, con i saluti del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, nell’Aula Magna del Nuovo Ingresso Careggi (NIC) in Largo Brambilla a Firenze, si è svolto l’11 luglio nell’ambito del Convegno “La Medicina Legale al servizio della Giustizia: una proposta di metodologia condivisa”. Presenti le autorità istituzionali in ambito sanitario, accademico, giudiziario, investigativo, militare e forense fra cui Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza con i Generali Giuseppe Magliocco e Bruno Salsano, Ordine dei Medici, Ordine degli Avvocati di Firenze con il Presidente Sergio Paparo, l’Associazione Camera Panale di Firenze, la Fondazione per la formazione forense degli avvocati fiorentini, l’Istituto studi professionali della scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri con il Colonnello Ciro Trentin.
I lavori si sono aperti con la firma della convenzione da parte di: Daniela Matarrese Direttrice Generale dell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi, Alessandra Petrucci Rettrice dell’Università degli studi di Firenze e Filippo Spiezia Procuratore Capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze che ha dichiarato: “Esprimiamo gratitudine verso Careggi e l’Università di Firenze, non solo per il testo che abbiamo sottoscritto ma per il percorso che faremo insieme, per dare attuazione a questa Convenzione. Ci impegniamo, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, ad intraprendere innovativi percorsi giudiziari di accertamento dei fatti, dal lato della Procura, supportati da nuove e impegnative procedure aziendali e medico legali nell’accertamento penale, con la consapevolezza che tali percorsi dovranno essere sempre sostenuti da aggiornati, collaudati e verificati protocolli scientifici”.
L’evento è proseguito con gli interventi della dottoressa Ester Nocera Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze e della dottoressa Ornella Galeotti Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze.
Il convegno, con il coordinamento scientifico della dottoressa Martina Focardi responsabile della Medicina Legale di Careggi e della professoressa Vilma Pinchi coordinatrice della Sezione di scienze medico forensi dell’ateneo fiorentino, ha affrontato i temi centrali dell’accordo di collaborazione per le attività medico legali, siglato a Firenze.
La Convenzione è fra i primi esempi di coordinamento fra istituzioni giudiziarie, assistenziali e didattiche e rappresenta il consolidamento di una collaborazione fra la Procura della Repubblica del capoluogo toscano e la Medicina Legale di Careggi, che nel 2019 ha attivato una delle prime Unità operative di Patologia Forense. A supporto delle attività inquirenti l’accordo prevede l’utilizzo a fini giudiziari, da parte della Procura, delle tecnologie, strutture e personale della Medicina legale di Careggi tra cui: la TAC dedicata alle autopsie virtuali, le sale autoptiche di ultima generazione e la reperibilità h24 del medico legale, per consulenze tecniche nei casi di sopralluogo, ispezione cadaverica ed esame autoptico.
In ambito formativo la convenzione prevede didattica multidisciplinare per magistrati in formazione, personale sanitario di Careggi e specializzandi in Medicina Legale della Scuola di specializzazione dell’Università degli studi di Firenze. Per l’assistenza ai pazienti vittime di reati l’accordo si concentra sulla preservazione dei mezzi di prova che è possibile acquisire contestualmente alle cure mediche. È previsto che i medici legali, reperibili h24, possano affiancare il personale sanitario competente per assicurare ai pazienti interessati l’esecuzione di accertamenti e prelievi a fini forensi e per fornire le necessarie informazioni a tutela dei loro diritti, come nei casi di maltrattamento, crimini d’odio, violenza sessuale, lesioni personali.