L’impegno politico, sociale e civile di un uomo, di uno scrittore e di un padre della Costituzione italiana. Per celebrare questi princìpi, alla base della sua vita politica e sociale, l’Università di Cagliari, a 50 anni dalla sua scomparsa avvenuta il 30 marzo del 1975, ha deciso di intitolare l’Aula B del Campus di Sant’Ignazio a Emilio Lussu.
Lussu, fondatore del Partito Sardo d’Azione, strenuo sostenitore della democrazia e oppositore del regime fascista, è ricordato come un difensore instancabile dell’autonomia sarda e un’importante coscienza critica nella politica italiana del Novecento.
La targa, che da oggi campeggia all’ingresso dell’Aula B, è stata svelata oggi durante una cerimonia per onorare la memoria dello scrittore, originario di Armungia, a cui hanno preso parte il Magnifico Rettore, Francesco Mola, la Consigliera regionale Camilla Soru e l’Assessora al Comune di Cagliari, Giulia Andreozzi.
Per il Rettore Mola, il ruolo dell’Università è anche quello di mantenere vive tra i giovani, la memoria e la testimonianza delle figure simbolo della nostra Regione:
L’Università si basa su su su un grande principio, quello di favorire, sviluppare, aiutare il pensiero critico. Gli uomini e le donne che hanno dato alla storia del nostro paese e alla storia della cultura e della politica, un contributo così importante è giusto che vadano ricordati nel modo migliore.
Dopo la cerimonia di svelamento della targa, si è tenuto un breve convegno anticipato dai saluti istituzionali del Preside di facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche Nicola Tedesco e della direttrice del dipartimento di Giurisprudenza, Maria Virginia Sanna.
A seguire, hanno preso la parola Gianmario Demuro professore ordinario di Diritto costituzionale e Gianluca Scroccu professore associato di Storia contemporanea. Entrambi hanno delineato e raccontato la figura di Lussu da un punto di vista storico e politico, mettendo in evidenza quanto ancora oggi, grazie alla sua rettitudine morale, i suoi princìpi e le sue lotte per la libertà individuale, sia un testimone vivo della nostra storia e un simbolo per le nuove generazioni.
In chiusura un intervento del dottorando in scienze giuridiche Ismaele Pitzalis.

