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Infrastrutture per Einstein Telescope: doppia inaugurazione di una rete iperveloce e di laboratori d’avanguardia

Doppia inaugurazione all’Università di Cagliari per due infrastrutture di ricerca di grande rilevanza non solo per il territorio della Sardegna ma per tutta la comunità dell’università e della ricerca a livello nazionale.

Il risultato è il frutto di un lavoro di progettazione ampio e condiviso tra istituzioni, università ed enti di ricerca, che ha consentito di investire al meglio le risorse messe a disposizione dal PNRR con la Missione 4 coordinata dal Ministero dell’Università e della Ricerca, nei progetti TeRABIT e ETIC, entrambi guidati dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

Nel dettaglio, il primo obiettivo raggiunto riguarda il completamento di un anello in fibra ottica di circa 1.100 km su tutto il territorio regionale realizzato da GARR ed integrato nella rete della ricerca nazionale GARR-T, che introduce una connettività ad altissime prestazioni in tutta la Sardegna (1,6 Terabit al secondo di capacità aggregata interna alla regione). L’infrastruttura, attuata nell’ambito del progetto TeRABIT, garantisce inoltre per la prima volta quattro collegamenti stabili e performanti a 400 Gbps con il continente grazie all’utilizzo di cavi sottomarini, proiettando la Sardegna al centro delle reti della ricerca internazionali.

Nel pomeriggio il taglio del nastro dei nuovi laboratori ETIC presso il dipartimento di Fisica dell’Università di Cagliari. I laboratori, frutto della collaborazione tra l’Università e l’INFN, svilupperanno tecnologie abilitanti – in particolare nell’ambito dell’ottica e dell’optoelettronica –  per il futuro osservatorio di onde gravitazionali Einstein Telescope, che la Sardegna è candidata a ospitare nell’area intorno alla miniera dismessa di Sos Enattos, nel Nuorese.

La presentazione ufficiale di queste nuove infrastrutture si è tenuta in occasione dell’evento “Verso Einstein Telescope: i risultati di TeRABIT e ETIC. Dai progetti PNRR reti iperveloci e laboratori avanzati per lo sviluppo della ricerca e del territorio”

La giornata è stata anche un’opportunità di confronto sul valore delle infrastrutture scientifiche e della connettività avanzata nel promuovere lo sviluppo del Paese, rafforzarne il ruolo da protagonista nello scenario internazionale e contribuire a sostenere la candidatura italiana a ospitare l’Einstein Telescope, il futuro osservatorio di onde gravitazionali in Europa.

Francesco Mola nel suo intervento ha sottolineato l’importanza del contributo dell’ateneo nei due progetti:

TeRABIT è un’infrastruttura di ricerca, finanziata con 41 milioni di euro dal PNRR nell’ambito della Missione 4 (Istruzione e Ricerca), coordinata dal Ministero dell’Università e della Ricerca. L’obiettivo è mettere a disposizione una nuova piattaforma digitale all’avanguardia che integra una rete ad altissime prestazioni (dalla capacità nell’ordine del Terabit al secondo) con risorse HPC e calcolo distribuito per tutta la comunità scientifica.

Attraverso questa infrastruttura iperveloce i ricercatori avranno accesso a risorse di calcolo ad alte prestazioni ovunque si trovino.

Il progetto integra e potenzia tre grandi infrastrutture di ricerca strategiche nazionali: la rete della ricerca nazionale GARR-T, il nodo HPC PRACE-Italy di OGS, presso CINECA ed il sistema di servizi cloud distribuito HPC-BD-AI dell’INFN ed è coordinato da INFN e ha come partner OGS, CINECA e GARR.

Il progetto ETIC, finanziato con 50 milioni di euro dal PNRR nell’ambito della Missione 4 (Istruzione e Ricerca), coordinata dal Ministero dell’Università e della Ricerca, coinvolge 14 università ed enti di ricerca italiani, guidati dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). L’obiettivo del progetto, partito nel 2023, è quello di sostenere la candidatura italiana a ospitare l’interferometro gravitazionale di nuova generazione Einstein Telescope (ET), una delle più grandi e ambiziose infrastrutture di ricerca di interesse strategico per l’Europa, sostenuta dalla roadmap ESFRI, lo European Strategy Forum on Research Infrastructure.

In particolare, ETIC si occupa della preparazione e della realizzazione dello studio di fattibilità e della caratterizzazione del sito individuato per ET, l’area intorno alla miniera dismessa di Sos Enattos, nel Nuorese, e della creazione di una rete di laboratori di ricerca, presso le università e gli enti coinvolti nel progetto, per lo sviluppo delle tecnologie che saranno adottate dal nuovo osservatorio gravitazionale.

Ai nostri microfoni Michele Saba (direttore del dipartimento di Fisica) e Gianluca Usai (PI del progetto ETIC).“L’Università di Cagliari è orgogliosa di contribuire in modo determinante allo sviluppo delle infrastrutture di ricerca TeRABIT ed ETIC, mettendo in campo competenze scientifiche, tecnologiche e infrastrutturali di altissimo livello. TeRABIT ed ETIC sono il frutto di un grande lavoro di squadra e testimoniano il ruolo chiave del nostro Ateneo nel promuovere ricerca avanzata e innovazione. Questi progetti si inseriscono in una visione più ampia di sviluppo sostenibile del territorio, volta a generare nuove opportunità per le comunità locali e a consolidare la Sardegna come hub di eccellenza scientifica e tecnologica nel panorama internazionale.”,

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