HomeAtenei SudUniv. di CagliariIn viaggio ai confini della Terra con Marco Buttu

In viaggio ai confini della Terra con Marco Buttu

Tre missioni in Antartide, nella base italo-francese Concordia, per portare avanti il programma nazionale di ricerche del CNR. Un anno lontano dal resto del mondo, nell’entroterra del Polo Sud, sopra uno strato di ghiaccio spesso 3 km. Isolamento, sei mesi di buio, temperature che scendono sotto i -80°, carenza di ossigeno, aria estremamente secca e assenza totale di altre forme di vita.

Marco Buttu, 47 anni, di Gavoi, ingegnere elettronico e ricercatore all’Istituto Nazionale di Astrofisica, noto per il suo impegno nella ricerca scientifica in ambienti estremi e nelle missioni dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), ha raccontato la sua esperienza nell’aula magna della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche. Due ore in cui ha catturato l’attenzione del folto pubblico con una testimonianza intensa e fuori dall’ordinario: la base Concordia è uno dei luoghi più inospitali del pianeta, un autentico laboratorio naturale per simulare la vita su Marte, e l’ESA sta studiando il gruppo, composto da una dozzina di persone, per capire come il corpo si adatti a un ambiente simile a quello extraterrestre.

L’evento – organizzato dai docenti Cinzia Dessì e Ivan Etzo – ha visto la partecipazione di studenti, docenti e cittadini. Al termine del racconto il dialogo si è aperto con numerose domande che hanno toccato temi profondi legati all’adattamento psicologico, alla solitudine, alla percezione del tempo.

Marco Buttu ha acceso i riflettori sul senso della ricerca scientifica in luoghi così remoti, ha spiegato ciò che lo ha spinto a esplorare, capire, superare i limiti. Ha mostrato che dietro ogni missione ci sono persone, scelte, sacrifici e una potente spinta verso la conoscenza.

Un incontro che ha ricordato quanto la scienza possa essere, anche e soprattutto, un viaggio interiore.

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