Gianluigi Bacchetta, docente di Botanica sistematica all’Università degli Studi di Cagliari, è stato insignito del Golden Oak Award (La Quercia d’oro), il riconoscimento per la conservazione delle piante mediterranee assegnato dalla IUNC (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), dal CEPF (Critical Ecosystem Partnership Fund) e dalla rete GENMEDA (Network of Mediterranean Plant Conservation Centres).
La cerimonia di premiazione è avvenuta a Limassol, Cipro, durante la 5^ Settimana Mediterranea per la Conservazione delle Piante. L’evento scientifico, tenutosi dal 7 all’11 aprile, ha riunito più di 170 partecipanti provenienti da 27 paesi: accademici, ricercatori, studenti e professionisti della conservazione che hanno discusso sul futuro della flora mediterranea e sulla conservazione della biodiversità.
Il premio, assegnato a scienziati che hanno dimostrato un impegno costante e una forte leadership nella salvaguardia della ricchezza botanica del pianeta, riconosce a Gianluigi Bacchetta i risultati raggiunti in 30 anni di ricerca scientifica e di impegno accademico. Si legge nella motivazione:
In riconoscimento della sua eccezionale dedizione e dei suoi notevoli contributi scientifici alla conservazione della flora e degli habitat mediterranei. La sua dedizione e il suo instancabile impegno hanno lasciato un impatto duraturo sulla conservazione del nostro patrimonio naturale.
Responsabile scientifico del Centro Conservazione della Biodiversità e della Banca del Germoplasma della Sardegna, Gianluigi Bacchetta vanta una produzione scientifica di assoluto rilievo: autore di oltre 700 articoli su riviste internazionali, ha collaborato con editori italiani e internazionali alla stesura di numerosi libri scientifici. Ha inoltre svolto un ruolo di primissimo piano nel settore botanico e della biologia della conservazione come editor di importanti riviste scientifiche. Ultimamente, sta focalizzando la sua attenzione sul sostegno alle istituzioni scientifiche dei paesi in via di sviluppo, principalmente in Africa, Vicino Oriente e Sud America. Segue progetti in corso in Iran, Giordania, Libano, Brasile, Mozambico, Tanzania e Tunisia; ne sta sviluppando di nuovi nei Balcani, in Ecuador e in Togo.