HomeAtenei SudUniv. ParthenopeIl benessere tra arte, sport e movimento

Il benessere tra arte, sport e movimento

L’Università Parthenope partecipa al progetto interuniversitario ProBen-Appbenessere, finanziato dal MUR per contrastare il disagio psicofisico e per la prevenzione delle dipendenze patologiche della componente studentesca, attraverso la promozione di attività motorio-sportive ma anche artistiche ed espressive. “La nostra proposta intende favorire la diffusione di una cultura del benessere in senso ampio, attraverso azioni e percorsi innovativi altamente inclusivi, rispondendo ai bisogni espressi o latenti degli studenti – afferma la prof.ssa Antonia Cunti, ordinaria di Pedagogia Generale e Sociale, psicologa e terapeuta nonché referente scientifico d’Ateneo per il progetto – Al centro della nostra visione ci sono lo sport e il movimento, profondamente identitari della nostra Istituzione, che vengono proposti come strumenti di formazione e crescita”.
L’approccio integra tre dimensioni fondamentali del benessere: la socialità, il condividere momenti di gruppo e il riconoscersi simili. L’aspetto competitivo, che spesso contraddistingue le attività sportive, “viene in questo modo superato per dare valore a questi aspetti, favorendo l’incoraggiamento e il mantenimento della salute psicofisica”, prosegue la docente.
Il programma prevede diversi workshop, ai quali gli studenti universitari di tutta la Campania potranno iscriversi gratuitamente. Le attività, che prenderanno il via il 7 marzo per proseguire fino a luglio, spaziano “dallo Hatha Yoga al Pilates, dal Tai Chi Chuan alla Contact Improvisation, includendo anche diverse declinazioni artistiche e corporee, come la body percussion, la psicoanimazione, la danceability e la danza movimento-terapia”.
L’obiettivo è offrire agli studenti “l’opportunità di scoprire nuove pratiche, attingendo sia alle discipline sportive tradizionali sia a quelle olistiche, creando uno spazio in cui possano fare esperienza di sé e dell’altro, acquisire maggiore fiducia e autostima, e vivere l’università come un luogo amico”. Gli spazi dedicati comprenderanno sia ambienti interni alla Parthenope sia luoghi simbolo della città, come il Museo Filangieri. In questo modo, “si valorizzeranno contesti non tradizionalmente legati allo sport, superando la separazione tra movimento, cultura e benessere, in un’ottica che include arte e bellezza”.
Data da segnare in rosso sul calendario: 27 febbraio. L’Aula Magna nella sede centrale di via Acton, ospiterà l’evento inaugurale del progetto ProBen Parthenope. La giornata, anticipa la prof.ssa Cunti, sarà articolata in due parti. La mattinata si aprirà con i saluti del Rettore prof. Antonio Garofalo e proseguirà con un convegno che vedrà la partecipazione di figure istituzionali ed esperti di rilievo, tra cui la prof.ssa Rita Mastrullo, responsabile Progetto ProBen Federico II, i Prorettori della Parthenope allo Sport e agli stili di vita attivi Pasqualina Buono e al Welfare e alla sostenibilità Claudio Porzio, l’assessora comunale Emanuela Ferrante. Successivamente, interverranno Ivano Gamelli, pioniere della pedagogia del corpo (Università Bicocca Milano), la pedagogista Elena Mignosi (Università di Palermo), la presidente del CUG (Comitato Unico di Garanzia) Parthenope Maria Ferrara e l’atleta olimpica di pugilato Sirine Charaabi, protagonista di un’intervista esclusiva.
Nel pomeriggio, invece, “i formatori dei workshop proposti illustreranno le loro attività, e gli studenti avranno la possibilità di iscriversi con l’assistenza di un operatore”. A completamento dell’iniziativa, saranno utilizzati due strumenti di valutazione per raccogliere feedback: un questionario iniziale incentrato sul benessere corporeo e uno finale, mirato a raccogliere suggerimenti sulle iniziative progettate, per perfezionare l’offerta.
In questo contesto, sottolinea in chiusura la prof.ssa Cunti, “abbiamo avuto anche l’opportunità di incrementare le risorse a vantaggio del Servizio di Counseling Psicologico di Ateneo che è attivo da 4 anni e da me coordinato, per poter meglio corrispondere alle numerose richieste di supporto che arrivano dai nostri studenti”.
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Ateneapoli – n. 3 – 2025 – Pagina 34

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