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Scienze e Tecnologie della Chimica Industriale. Priorità: “monitorare come sta funzionando il nuovo regolamento”

“Era da un po’ che volevo mettermi in gioco su questa mansione”. La prof.ssa Odda Ruiz de Ballesteros, che in Ateneo svolge ricerca e didattica sui polimeri, parla da nuovo Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie della Chimica Industriale.

“Ho ricoperto – dice – già diversi incarichi istituzionali nell’ambito del Dipartimento e del Corso di Laurea. Nella Giunta, per esempio. Quando si è presentata l’occasione di propormi non mi sono perciò tirata indietro. Tra l’altro, non siamo tantissimi a Chimica industriale”. Le priorità dei futuri tre anni? “Uno degli obiettivi sarà coordinarmi con Francesco Ruffo (neo-Presidente della Triennale) per incrementare il numero degli iscritti. Da qualche anno la Triennale ne ha una quarantina e noi una quindicina. Spero che si riesca a crescere un po’, magari facendo conoscere sempre di più l’offerta formativa e le opportunità legate alla laurea in Chimica industriale con azioni di orientamento presso le scuole.

Anche al di fuori dell’ambito cittadino, perché abbiamo le condizioni per accogliere e formare bene laureati triennali provenienti da altri Atenei, non solo campani”. Altro obiettivo: “incrementare l’internazionalizzazione e aumentare il numero degli scambi con l’estero di studenti e di docenti, di progetti di ricerca e collaborazioni con Atenei stranieri”.

Sarà inoltre importante “monitorare come sta funzionando il regolamento che abbiamo abbastanza recentemente modificato. Abbiamo incrementato il numero di crediti che derivano dai laboratori sia per gli esami fondamentali che per gli opzionali ed è previsto che gli studenti relazionino alla fine dei laboratori su quello che hanno fatto. In questo modo possono imparare a svolgere un seminario, a presentare i risultati ottenuti in laboratorio con elaborati scritti e presentazioni.

La Magistrale ha ora una percentuale di crediti di laboratorio pari al 40 per cento e nei prossimi anni bisognerà verificare se le modifiche introdotte aiuteranno a risolvere alcune criticità”. Per esempio i tempi di laurea “che per un certo numero di iscritti sono superiori ai due anni previsti dal piano di studi”. Un’altra importante novità del nuovo regolamento, ricorda la docente, “è che i corsi possono essere erogati anche in inglese”.
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Ateneapoli – n.15 – 2025 – Pagina 12

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