HomeAtenei NordUniv. di VeronaRicerca scientifica e formazione al servizio delle disabilità: siglato l’accordo tra Univr...

Ricerca scientifica e formazione al servizio delle disabilità: siglato l’accordo tra Univr e “Bottega dei Talenti”

Il 20 marzo, al polo Zanotto, l’evento “Un altro sguardo sulle disabilità: promuovere l’inclusione attraverso la ricerca e la cultura”
Prosegue l’impegno dell’università di Verona nella promozione dell’inclusione attraverso ricerca, formazione e buone pratiche. Negli anni del mandato del magnifico rettore Pier Francesco Nocini, attraverso i Piani strategici e numerose iniziative e azioni, un’attenzione crescente è stata posta alle condizioni di fragilità, difficoltà e marginalizzazione per contribuire a creare una comunità universitaria più equa e inclusiva. Dall’anno accademico 20/21 al 23/24, le studentesse e gli studenti con disabilità e disturbi specifici dell’apprendimento, Dsa seguiti nel loro percorso formativo con servizi dedicati, sono passati da 376 a 760.

Su questa linea di interventi si inserisce l’accordo quadro di collaborazione con “Bottega dei talenti Caterina e Francesca presentato martedì 18 marzo, nella Sala Barbieri del Rettorato. Alla conferenza stampa sono intervenuti Olivia Guaraldo, delegata del rettore al Public engagement, Sergio Santin, presidente dell’associazione “Bottega dei talenti Caterina e Francesca Apt” e Matteo Bonazzi, docente di Filosofia morale di ateneo e coordinatore scientifico del progetto. Presenti Massimiliano Badino, referente del rettore a Orientamento e inclusione per studentesse e studenti con disabilità e Dsa e Roberto Leone, referente del gruppo Radici dei diritti per l’ateneo.

Primo atto concreto del nuovo accordo l’evento aperto alla cittadinanza “Un altro sguardo sulle disabilità: promuovere l’inclusione attraverso la ricerca e la cultura” in programma il 20 marzo, alle 17.30, nell’Aula Megalizzi del palazzo di Lettere di via San Francesco 22.

Questa nuova collaborazione è nata dall’incontro con Caterina e Francesca Santin, due gemelle 23enni di Salizzole (Verona) affette dalla nascita da una grave disabilità che impedisce loro di camminare e consente di esprimersi solo attraverso il movimento degli occhi e che da tre anni hanno dato vita con la famiglia all’associazione la Bottega dei Talenti. Da allora la famiglia Santin gira l’Italia per divulgare, educare e sensibilizzare alla bellezza e all’unicità della persona nella propria diversità.

“L’incontro con la singolarità dei talenti di ciascuna e di ciascuno – ha sottolineato Olivia Guaraldo – spinge a pensare un nuovo paradigma della relazione che ci permetta di scoprire, grazie all’insegnamento che la differenza trasmette, nuove dimensioni dell’esperienza individuale e collettiva, etica e politica. Un nuovo approccio che preferisce parlare di diversità e singolarità dei talenti, nelle loro potenzialità generative, piuttosto che di disabilità.”

L’università di Verona ha saputo cogliere questa opportunità e, grazie all’accordo della durata di tre anni, attiverà la collaborazione a vari livelli con l’associazione per progettare e realizzare attività di rilevanza culturale e scientifica, con un focus sulla formazione, sulla creazione di opportunità per stage e tirocini e su iniziative di collaborazione scientifica interdisciplinare. Inoltre, saranno promosse attività formative rivolte a un pubblico non accademico, per favorire l’accesso a conoscenze nuove e a esperienze di accoglienza e integrazione, con il coinvolgimento attivo di studentesse e studenti dell’ateneo.

“La diversità è ricchezza”, ripete Sergio Santin, papà di Caterina e Francesca oltre che presidente dell’Associazione. “Ognuno di noi, qualsiasi sia la sua condizione, ha il proprio talento, l’importante è capire quale sia e, soprattutto, metterlo a disposizione degli altri. Crediamo che questo sia il vero significato della parola inclusione”. Questo, infatti, è il motto di Caterina e Francesca, che – da vere maestre d’inclusione – hanno prima avviato un progetto dedicato a bimbe e bimbi delle scuole materne, poi allargatosi attraverso l’Ufficio Scolastico anche agli altri ordini di scuola e ai circoli sportivi, grazie alla collaborazione con la Federazione italiana Tennis e Padel. Ora il medesimo approccio approda anche all’università di Verona, che ha riconosciuto la potenza e l’efficacia del loro messaggio.

Inclusione, accoglienza e accessibilità sono i principi che guidano le azioni dell’ateneo. I servizi per l’inclusione di studentesse e studenti con disabilità e disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) sono gestiti dall’Unità operativa “Inclusione e accessibilità” di ateneo che assiste e supporta  le future studentesse e i futuri studenti con disabilità o Dsa nelle pratiche amministrative necessarie a intraprendere il percorso di studi; svolge funzione di facilitatore amministrativo e organizzativo e relazionale sia durante il percorso formativo sia alla sua conclusione; fornisce strumentazioni e servizi personalizzati agli studenti con DSA e disabilità e supporta gli organi di ateneo competenti in materia di inclusione e accessibilità, anche nella progettazione e nello sviluppo di specifiche iniziative.
La formulazione, la realizzazione e il monitoraggio delle politiche di inclusione avviene all’insegna della condivisione fra strutture centrali e dipartimenti, grazie a un dialogo costante fra l’Unità operativa, le e  i delegati del rettore, un Comitato tecnico-scientifico per l’inclusione e l’accessibilità e i referenti all’interno dei dipartimenti è infatti possibile assicurare interventi rapidi, puntuali e allineati alle esigenze di studentesse e studenti.

ARTICOLI CORRELATI

Ultime uscite