Lunedì 15 settembre, alle 9, nell’auditorium della Biblioteca scientifica
I numerosi aspetti delle fonti di energia rinnovabili e il loro sviluppo come risposta ai problemi climatici ed energetici. Sono i temi al centro dell’undicesima edizione della Scuola di introduzione alle energie rinnovabili (Sier) dell’Università di Udine che si aprirà lunedì 15 settembre. L’appuntamento è alle 9, nell’auditorium della Biblioteca scientifica (via Fausto Schiavi 44). Una ventina i partecipanti al percorso formativo che proseguirà fino al 20 settembre.
Introdurranno i lavori la direttrice della Scuola, Marina Cobal, il rettore, Roberto Pinton, e il rettore eletto, Angelo Montanari. Porteranno i saluti: l’assessore alla cultura del Comune di Udine, Federico Pirone; il direttore del Dipartimento di Scienze matematiche, informatiche e fisiche, Alberto Marcone; per il Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura, Giulio Croce, coordinatore del corso di laurea, con sede a Pordenone, in Ingegneria industriale per l’energia; per Confindustria Udine, Alessandro Mattiussi, componente della Commissione energia.
Terranno quindi una relazione; i delegati dell’Ateneo friulano, per la sostenibilità, Salvatore Amaduzzi, e per le reti informatiche e siti web, Pier Luca Montessoro, e il climatologo Filippo Giorgi del Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam (Ictp).
La Scuola si concluderà con una tavola rotonda sul nucleare il 20 settembre, alle 14 , all’Azienda agraria universitaria “Antonio Servadei”. Ne discuteranno, moderati Luisa Cifarelli dell’Università di Bologna: Marco Valisa del Consiglio nazionale delle ricerche di Genova (Cnr) di Padova, Marco Ripani dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), sezione di Genova; Marco Utili dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea).
L’iniziativa è organizzata dal Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura dell’Ateneo friulano. Collaborano l’Università e il Centro internazionale di fisica teorica (Ictp) “Abdus Salam” di Trieste, l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e la Fondazione internazionale Trieste (Fit).