Rovereto, 21 novembre 2025 – (a.s.) Tra le riflessioni sul clima, i progetti delle scuole, il collegamento con la Cop30 e l’ironia delle strisce sull’incoerenza dei nostri comportamenti verso l’ambiente si è aperta a Rovereto la dodicesima edizione del Festivalmeteorologia. Una rassegna di scienza e informazione che parte dalla quotidianità delle previsioni del tempo per ragionare sui grandi cambiamenti climatici in atto che stanno cambiando il pianeta e modificando le nostre abitudini.
Dopo l’anteprima di ieri sera al Teatro Rosmini, gli appuntamenti del Festival sono cominciati nella mattinata di oggi a Rovereto con l’apertura degli stand espositivi delle imprese e delle istituzioni e con la mostra delle vignette pungenti sul clima dell’illustratore Gian Lorenzo Ingrami e con l’incontro dedicato alle scuole.
E nel pomeriggio, dopo la cerimonia di inaugurazione formale di questa edizione, il Festivalmeteorologia proseguirà con incontri e approfondimenti e con la Aisam Students’ Conference, la prima in Italia a mettere al centro studenti e studentesse di Scienze dell’atmosfera e meteorologia che discutono di ambiente e clima. A fare da sfondo a questa edizione del Festival sono proprio le aspettative dei giovani su quanto sta accadendo al vertice della Cop30 sul clima a Belem e le decisioni importanti che potrebbero essere prese.
«Il collegamento con la Cop30 è un momento significativo in questa edizione – ha spiegato l’ideatore e coordinatore scientifico del Festival, Dino Zardi – perché ci permette di captare in anticipo se vi possano essere i segnali positivi che auspichiamo per quanto riguarda la capacità di affrontare la questione climatica in modo serio e collettivo. Non ci nascondiamo che il contrasto al cambiamento climatico rimane un tema controverso: le negoziazioni sono complesse perché spesso si scontrano con una forte diversità di vedute, di approccio e di interesse.
Ciononostante non dobbiamo dimenticare che il punto di arrivo dovrebbe essere l’interesse dell’umanità e della salvaguardia del nostro pianeta, superando gli interessi particolari e a breve termine delle singole nazioni. La conoscenza dei fenomeni rimane il punto di partenza e su questo insistiamo anche in questa edizione del Festival.
La meteorologia e la climatologia sono discipline scientifiche: per affrontarle occorre preparazione e aggiornamento costante nella didattica di alto livello che può essere garantito solo da chi si impegna nella ricerca, come avviene nelle università e nelle istituzioni scientifiche».
Un impegno per la didattica, verso i giovani, che si allinea con il taglio pensato per questa dodicesima edizione, dedicata proprio a loro, alla “Generazione meteo”, vera protagonista degli eventi in calendario al Festivalmeteorologia.
Primo seguito appuntamento di questa nuova edizione e molto partecipato dai giovani è stata ieri sera al teatro Rosmini la “Breve storia del clima”, conferenza del presidente della Società Meteorologica Italiana Luca Mercalli sulla situazione climatica in Italia.
L’incontro si è concentrato sull’ultimo libro del noto giornalista e divulgatore: un viaggio nella memoria che parte dalla paleoclimatologia e ha accompagnato gli spettatori e le spettatrici attraverso l’ultima glaciazione e il racconto del ritrovamento di Ötzi. Ma anche a margine di questo incontro si è parlato di Cop30: «Una conferenza molto debole perché tende a mettere al primo posto gli interessi dei governi e spesso la discussione sugli armamenti tende a superare quella sull’ambiente. Speriamo comunque di poter contare su qualche piccolo progresso nell’attuazione dei piani di riduzione delle emissioni. I nove indicatori planetari che definiscono lo stato di salute del nostro pianeta funzionano come una sorta di cruscotto in un’automobile.
Al momento le spie di allarme accese – ci dice la scienza – sono ben sette. Abbiamo di fare manutenzione e per questo servono impegno e competenze, che possono arrivare da docenti, ricercatori e giovani che si prendano a cuore il problema».
Il Festival riprenderà nel pomeriggio con gli appuntamenti in programma. Alle 17 l’appuntamento al teatro Rosmini con ‘Incidenti in montagna: l’estate nera del 2025’. Quando il meteo diventa un fattore cruciale per la riuscita di un’impresa o semplicemente per il buon esito di una giornata di trekking: si parlerà di questo nel corso della tavola rotonda moderata da Bruno Bevilacqua del Servizio Prevenzione rischi e centrale unica di emergenza della Provincia Autonoma di Trento e da Marzia Bortolameotti, fondatrice del Network Donne di Montagna. Interverranno Rubino De Paolis (Club alpino italiano), Chiara De Pol (Trentino Marketing), Maurizio Dellantonio (Soccorso alpino e speleologico), Cristian Ferrari (Società Alpinisti Tridentini), Andrea Piazza (Servizio Prevenzione rischi e centrale unica di emergenza della Provincia autonoma di Trento).
E stasera alle 21, sempre al Teatro Rosmini alle 21, ‘La traversata dell’Asia in bicicletta’, avventura in Oriente, con Alessandro De Bertolini della Fondazione Museo storico del Trentino, che ha attraversato le steppe dell’estremo Oriente su due ruote. Parlerà della sua esperienza in Asia, dove pure si notano i primi segnali del cambiamento climatico, in dialogo con Christian Casarotto (Muse – Museo delle scienze), Emiliano Zampetti (Cnr – Istituto sull’inquinamento atmosferico).
Moderatrice sarà Annalina Lombardi del Center of excellence telesensing of environment and model prediction of severe events dell’Università dell’Aquila.
Rimandato invece il lancio della radiosonda a causa delle condizioni meteorologiche avverse. Si tenterà di riproporlo durante la giornata di domani. Nel pomeriggio di oggi previsti altri incontri.
Parola ai giovani: la prima ‘Students’ Conference’ ‒ sabato 22 e domenica 23 novembre
Agli studenti e alle studentesse di Scienze dell’atmosfera e meteorologia sarà dedicata la prima ‘Students’ Conference’, un’opportunità per incontrarsi, presentare i loro progetti di tesi e dialogare tra loro e con docenti, professionisti e professioniste. Al termine delle quattro sessioni in programma, Meteorologia, Climatologia, Applicazione e Clima, Eventi estremi, è prevista la premiazione delle migliori presentazioni.
Gli incontri si terranno sabato 22 novembre a partire dalle 13 e domenica 23 novembre dalle 9 alle 13 nell’aula magna di Palazzo Piomarta e saranno intervallati dagli interventi di tre relatori, Beatriz Monge-Sanz dell’Università di Oxford, Silvio Davolio dell’Università di Milano, Carlo Cacciamani, direttore dell’Agenzia nazionale ItaliaMeteo e il colonnello Raffaele Stefano Cattolico dell’Aeronautica militare.

