L’Università di Trento organizza un incontro per raccontare l’esperienza del villaggio Neve Shalom Wahat al-Salam. L’evento è mercoledì 15 ottobre alle 18 alla Fondazione Caritro ed è aperto alla cittadinanza
Il villaggio si trova a metà strada tra Gerusalemme e Tel Aviv. Si chiama “Neve Shalom Wahat al Salam” che significa “Oasi di pace”. Un nome che mette insieme l’ebraico e l’arabo. Qui da oltre cinquant’anni convivono pacificamente persone ebree e arabe.
Donne, uomini, bambini e bambine che vivono nel rispetto e nel riconoscimento reciproco. Un luogo dove le cento famiglie che oggi compongono il villaggio hanno deciso di trasferirsi e crescere, perseguendo l’uguaglianza, la democrazia, la parità di diritti. Una comunità che rispetta entrambe le culture e le lingue.
La serata promossa dall’Università di Trento si intitola “Il potere del dialogo: la sfida di Neve Shalom Wahat al-Salam”. L’ospite è Giulia Ceccutti, studiosa dei temi del dialogo e della gestione dei conflitti, che dal 2004 segue la realtà israelo-palestinese. Dal 2014 coordina progetti e attività dell’Associazione italiana Amici di Neve Shalom Wahat al-Salam.
L’iniziativa è organizzata da UniTrento for Refugees insieme alla Rete delle Università Italiane per la Pace (RUniPace) alla quale aderisce anche l’Ateneo trentino.
Un’occasione per ascoltare storie e testimonianze di chi, nonostante l’odio, la guerra e la violenza che attraversano quei territori, prova a percorrere una strada basata sull’accettazione dell’altro, la fratellanza, la solidarietà.
L’incontro è in programma mercoledì 15 ottobre alle 18 nella sala Conferenze della Fondazione Caritro (Trento – Via Calepina, 1).
L’ingresso è libero e la partecipazione è aperta a tutta la cittadinanza.
Maggiori informazioni: https://eventi.unitn.it/it/node/2208