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Atassie Spinocerebellari. Fondazione Acaref finanzia un nuovo dottorato di ricerca a Unife

Si rinnova il sostegno alla ricerca Unife nel campo delle malattie rare da parte di Acaref Ets, la fondazione ricerca sull’atassia nata a Ferrara nel 2013. Acaref ha infatti finanziato un nuovo Dottorato di Ricerca nell’ambito del corso in Terapie Avanzate e Farmacologia Sperimentale.

La vincitrice della borsa di studio è la Dottoressa Martina Facchini,  ricercatrice da tempo impegnata nello studio delle atassie spinocerebellari (SCA), con un percorso iniziato con il tirocinio curricolare e poi proseguito con una borsa di studio interamente finanziata da Acaref.

La ricerca, dal titolo “Strategie terapeutiche per il trattamento dell’atassia spinocerebellare di tipo 1 e 2”, viene condotta sotto la supervisione della Professoressa Peggy Carla Raffaella Marconi del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Prevenzione, in collaborazione con la Dottoressa Mariangela Pappadà.

Un approccio innovativo per studiare l’atassia. Il nuovo progetto di ricerca cofinanziato da Acaref

Le atassie spinocerebellari sono un gruppo di malattie neurodegenerative che colpiscono il cervelletto e il sistema nervoso, caratterizzate da una perdita progressiva della coordinazione motoria.

Il progetto finanziato da Acaref è dedicato allo studio delle atassie spinocerebellari di tipo 1 e 2 (SCA1 e SCA2). Le linee di ricerca principali si articolano su due approcci:

  • genetico, con l’uso della tecnologia CRISPR/Cas9 per il silenziamento allele-specifico della mutazione responsabile
  • farmacologico, tramite screening e riposizionamento di farmaci già esistenti

A completare l’innovazione, l’utilizzo degli iNeurons, particolari cellule neuronali generate a partire da fibroblasti – ovvero le cellule che producono molecole che sostengono gli altri tessuti – prelevati da pazienti affetti da SCA1 e SCA2, che consentono uno studio personalizzato dell’efficacia terapeutica.

“Questo nuovo Dottorato rappresenta una tappa fondamentale nella nostra missione: offrire nuove speranze alle persone colpite da malattie rare”, afferma il Presidente di Fondazione Acaref, Silvio Sivieri.

Il progetto è stato reso possibile grazie al contributo economico di 15 mila euro da parte di Fondazione Acaref, al sostegno dell’Università di Ferrara, dei fondi PNRR e al co-finanziamento di AISA Lombardia ODV.

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