HomeAtenei NordUniv. Alma mater studiorum di BolognaAgricoltura 100% sostenibile: è l’obiettivo del progetto INSOIL

Agricoltura 100% sostenibile: è l’obiettivo del progetto INSOIL

Il Dipartimento di Scienze Aziendali dell’Alma Mater contribuirà a sviluppare soluzioni biologiche per la produzione agricola, in grado di tagliare entro il 2035 le emissioni di CO2 di 16.000 tonnellate e di far risparmiare agli agricoltori 17,4 milioni di euro

L’accumulo nel suolo di plastica utilizzata nella produzione agricola, in particolare di quella monouso, provoca il rilascio di microplastiche e sostanze tossiche che causano inquinamento e minacciano gli ecosistemi. Sostituire i prodotti agrochimici tradizionali con alternative di origine biologica, biodegradabili e ad alte prestazioni economiche è lo scopo di INSOIL- Safe bio-based and biodegradable IN-SOIL solutions for circular and sustainable crop production, il nuovo progetto europeo di cui il Dipartimento di Scienze Aziendali dell’Alma Mater è tra i partner.

Attraverso lo sviluppo di pellicole pacciamantiprotezioni per le piante e fertilizzanti a rilascio controllato (CRF) completamente biologici e biodegradabili nel terreno, INSOIL vuole rispondere agli obiettivi dell’Unione Europea di ridurre, entro il 2030, la produzione di plastica di origine fossile del 20% e il rilascio di microplastiche nell’ambiente del 30%.

Queste tre famiglie di prodotti saranno realizzate con poliidrossialcanoati (PHA), polimeri di origine biologica ottenuti dalla fermentazione batterica, combinati con additivi personalizzati (MFC, lignine modificate), consentendo una biodegradazione programmata adatta a climi e colture specifici.

I prodotti ottenuti saranno arricchiti inoltre con concimi NPK organici, biostimolanti e protettori delle piante biologici per migliorarne la funzionalità e la resa, rendendoli altamente performanti e convenienti.

Sostenibilità tanto ambientale quanto economica: la commercializzazione dei prodotti agricoli INSOIL comporterà, entro il 2035, una riduzione di 5.820 tonnellate nel rilascio di (micro)plastiche e di 4.000 tonnellate nell’uso di prodotti agrochimici, contribuendo a tagliare le emissioni di CO2 di 16.000 tonnellate e a generare 17,4 milioni di euro di risparmi per gli agricoltori.

Fonte: Unibo magazine ufficiale dell’Università di Bologna


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