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UNIBA protagonista nelle collaborazioni internazionali con la Cina

Si è chiusa la visita ufficiale svolta in Cina, nella città di Pechino, dal 16 al 18 ottobre 2024, della delegazione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro composta dal Magnifico Rettore, prof. Stefano Bronzini, dalla Direttrice del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Di.S.S.P.A.), prof.ssa Maria De Angelis, dal Responsabile di Azione di Ateneo per la Cina, prof. Raffaele Lafortezza e dai professori, Angela Stefania Bergantino, Giovanni Sanesi, Francesco Gentile, Matteo Spagnuolo, Cinzia Montemurro, Domenica Nigro, Giovanni Tamburrini, Gaetano Alessandro Vivaldi, Mario Elia, Mario Intini e Vincenzo Giannico.
La delegazione, in risposta ad un invito ufficiale del Rettore della Beijing Forestry University (BFU) ha partecipato ai lavori della Conferenza internazionale “Smart Solutions for Sustainable and Healthy Cities” con numerose presentazioni relative a due macro-progetti PNRR di cui UNIBA è SPOKE: National Center for Technologies in Agriculture (AGRITECH) e Growing Resilient INclusive and Sustainable (GRINS), coordinati rispettivamente da Matteo Spagnuolo (Di.S.S.P.A.) e da Angela
Stefania Bergantino del Dipartimento di Economia, Management e Diritto dell’Impresa (DEMDI). I temi centrali dei due progetti sono di importanza fondamentale per le politiche di sviluppo e crescita della Cina e per i rapporti commerciali tra questa e l’Europa e in particolare l’Italia. Basti pensare che nel nostro Paese l’incidenza del valore aggiunto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca sul Pil è pari al 2,2% quando la media Ue-28 è pari a 1,5% e che la recente integrazione di tecnologie e ricerca
sta rendendo questo settore, anche per la Puglia, uno dei motori dell’economia avanzata con esperienze che si pongono come casi di studio internazionali. La filiera agroalimentare pugliese è infatti quarta in Italia per tasso di crescita con un fatturato che nel 2023 ha sfiorato i 13 miliardi di euro e una quota di Pil che supera il 4,2%.

La delegazione ha inoltre preso parte a diversi incontri istituzionali con i rappresentanti della BFU finalizzati a consolidare l’accordo di interscambio firmato lo scorso gennaio a Bari e all’avvio di nuove collaborazioni di ricerca nei settori della sostenibilità ambientale ed economica delle aree urbane e dei territori marginali. Si tratta di attività e iniziative che sono nate e si sono consolidate attraverso i rapporti pluriennali del prof. Lafortezza, anche coordinatore scientifico del progetto HORIZON2020 CLEARING HOUSE su Nature based solutions Europa-Cina, con il mondo della ricerca cinese in questo ambito. Questi accordi interesseranno sia corsi di laurea triennale e magistrale, con
scambi di docenti e ricercatori oltre che di studenti, ma anche con una serie di iniziative per quanto riguarda l’offerta dottorale delle due Università.

Nei giorni di permanenza in Cina, grazie al prezioso supporto dell’Ambasciata d’Italia a Pechino, dove la delegazione UNIBA, guidata dal Rettore, è stata accolta al suo arrivo dall’Ambasciatore S.E.
Massimo Ambrosetti, si sono svolti anche numerosi incontri di alto livello scientifico, utili alla concretizzazione delle relazioni accademiche e di ricerca. A tali attività hanno contribuito e preso parte la Prof.ssa Alessandra Guidi – addetta scientifica – e la Ministra Cristina Carenza – vice-ambasciatore.

Con la loro partecipazione è stato organizzato un workshop tematico sul tema “Food Security & Sustainability” presso la sede principale della prestigiosa Chinese Academy of Agricultural Science (CAAS). Nel corso del workshop, la prof.ssa Maria De Angelis del DISSPA-UNIBA e il prof. Riccardo Valentini dell’Università della Tuscia e membro del IPCC-UN, hanno tenuto due relazioni su invito.

Con questa visita ufficiale, UNIBA ha posto le basi per proficue collaborazioni con BFU e CAAS su temi che spaziano dalla rigenerazione urbana all’economia sostenibile e inclusiva, alla gestione delle
risorse naturali e delle aree marginali nonché all’impiego di tecnologie avanzate per il monitoraggio del territorio agro-forestale connesse con l’impiego di dati satellitari e sensori IoT di nuova generazione e basi dati integrate per la sostenibilità territoriale. Le ricadute positive di questa
missione riguarderanno non solo le comunità scientifiche ma anche il mondo produttivo pugliese, che potrà avere sempre più nell’Università di Bari un interlocutore privilegiato per comprendere le dinamiche, i fabbisogni e le opportunità di sviluppo di questo settore nei due Paesi.

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